Aziende Calabria

Medi Mais Calabra: delle Clementine non si butta via niente

Nell’azienda fondata dalla famiglia Gallo a Corigliano Calabro gli agrumi della Piana di Sibari non adatti al al mercato vengono trasformati  in succhi, preparati per pasticceria e glasse

Clementine di Calabria IGP
Clementine di Calabria IGP.

Siamo nella stagione delle dolci e succose Clementine, frutto simbolo dell’inverno che – fin dagli anni ’50 – ha trovato nella Piana di Sibari, in Calabria, il suo habitat naturale.

Clementine di Calabria

Nate da un innesto fra un mandarino e un arancio amaro, le Clementine hanno conquistato subito il mercato, diventando espressione del territorio calabrese, dove da anni aziende agricole si dedicano alla loro coltivazione.

Come tutti i prodotti ortofrutticoli anche questi agrumi sono soggetti a “scarto”, una definizione parziale in quanto si tratta di frutti in realtà buoni ma che non rispettano gli standard richiesti dal mercato (grandezza, forma, colore).

Per fortuna, le Clementine di Calabria trovano una nuova vita, diventando il core business di aziende che investono nella trasformazione: tra queste, la famiglia Gallo ha scelto di portare sul mercato prodotti innovativi esclusivamente a base di clementine di Sibari scartate dalla grande distribuzione.

Famiglia Gallo, proprietaria della Medi Mais Calabra
La famiglia Gallo (Foto © Facebook).

Storia della famiglia Gallo e della Medi Mais Calabria

Un legame, quello dei Gallo con il territorio sibarita, che parte da lontano: era il 1989 quando Ermanno Gallo inaugurò il primo impianto in Europa per ottenere mangimi dalle bucce di agrumi avanzate da lavorazioni industriali; successivamente, nel 1996, nasce Medi Mais Calabra, che nel 2000 decide di puntare sul succo di agrumi con un importante impianto di estrazione.

Oggi i figli di Ermanno gestiscono l’azienda di famiglia che si estende su una superficie di 20 mila metri quadri e trasforma circa 120 mila quintali di agrumi all’anno, di cui il 90% è costituito da clementine. Un’azienda moderna e proiettata nel futuro che non manca di partecipare ad alcune delle più importanti fiere internazionali dedicate al food&beverage.

«Lavoriamo esclusivamente clementine della Piana di Sibari, che hanno le migliori caratteristiche.  – ci spiega Pier Luigi Gallo, uno dei fratelli – Gli scarti non adatti al mercato, che di solito rappresentano il 3%, finiscono nel nostro impianto».

Abbiamo chiesto al titolare della Medi Mas Calabra come vengono utilizzate le climentine e per quali prodotti.

«Ci sono due fasi nella lavorazione: la prima riguarda l’estrazione del succo e la seconda consiste nel togliere le impurità. Con il succo puro abbiamo realizzato Clemì, una bevanda innovativa e dissetante priva di coloranti e conservanti, ideale da bere da sola o da utilizzare nella mixology. C’è anche una linea di prodotti dedicati al mondo dei bar e della pasticceria a base di clementine ma anche di bergamotto, l’altro grande agrume calabrese. Nel 2021 abbiamo lanciato, inoltre, una gamma di glasse a base di clementine, bergamotto, cipolle rosse e peperoncino calabrese che accompagnano carni, insalate, dolci e gelati».

Clemì, succo di Clementine (Foto © Sito web). 

MuClem, il museo delle clementine all’interno di Medi Mais Calabra

Entrati in azienda, siamo stati travolti dal profumo di clementine spremute e abbiamo fatto anche una scoperta: tanti anni a contatto con questo frutto tipico ha portato la famiglia Gallo alla conoscenza di antiche tradizioni, anche extra-alimentari, legate alle clementine, così è nata l’idea di realizzare un museo all’interno dell’azienda, il MuClem, inaugurato nel 2018 e gestito in collaborazione con l’Associazione Culturale AGLAIA.

Una sala del MuClem, il museo della Clementina all’interno dell’azienda (Foto © Facebook).

Vi state chiedendo cosa può esserci in un museo dedicato alle clementine? Parecchie cose: tecniche di lavorazione, foto che testimoniano l’evoluzione della coltivazione negli anni, tabelle con gli aspetti nutrizionali, suggerimenti per l’utilizzo in cucina, informazioni sul mondo olistico del colore arancio del frutto, tessuti colorati estraendo il colore dalle bucce e dalle foglie e infine anche uno shop.

Con la presenza di queste due realtà, Corigliano Calabro e la Piana di Sibari si confermano la prima regione al mondo per biodiversità degli agrumi, frutti della terra a scarto zero.

Medi Mais Calabra
Via San Francesco d’Assisi, 61 – Corigliano Calabro (CS)
Sito webFacebook

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Manuela Di Luccio

Da sempre appassionata di cucina e scrittura, dal 2011 ho provato a coniugarle con un blog. Dopo tanti corsi e aver gestito un bistrot, ho scelto definitivamente la penna come ferro del mestiere. Oggi sono giornalista e scrivo di ristorazione e viaggi, oltre a curare la comunicazione di alcuni ristoranti. Mi piace raccontare le persone attraverso il loro lavoro e i luoghi che mi hanno impresso qualcosa di bello.

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