Tutti pazzi per l’oro giallo!
Non esiste definizione più azzeccata per il formaggio Gouda, uno dei principali prodotti d’esportazione dei Paesi Bassi e senza alcun dubbio il più conosciuto, reso celebre dall’omonima deliziosa cittadina (nomen omen) nella regione a sud del paese, nota come Cheese Valley.
Gouda, storia della cittadina che ha dato il nome al formaggio
Gouda deve la sua fama non tanto alla produzione – il formaggio si fa altrove – quanto alla capacità di aver avviato e codificato il mercato del formaggio, trasformandolo da prodotto ad uso personale in merce di respiro internazionale (1987).
La storia di Gouda racconta di un primato acquisito nei secoli e ufficializzato nel 1668 con la costruzione del Waag, maestoso edificio in cui si svolgeva la pesatura, attualmente sede del Museo del formaggio e del Centro di informazioni turistiche (Gouda Cheese and Crafts Museum).
Fin dal Medioevo, gli agricoltori raggiungevano la città per vendere i loro prodotti (in primis il formaggio), trasformando la contrattazione in una sorta di rituale, tra strette di mano e giochi al rialzo. E ancora oggi la Piazza del Mercato ripropone l’usanza del mercanteggiare con decine di forme di colore giallo intenso, lucide e rotonde, in bella mostra (tutti i giovedì mattina, dal 4 aprile al 29 agosto compreso).
Gouda Cheese Awards: la gara in cui è il pubblico a giudicare
Il 6 giugno, invece, il formaggio è stato protagonista del Gouda Cheese Awards, una delle competizioni più importanti nei Paesi Bassi, seguita da centinaia di persone. A valutare la bontà del prodotto sono stati i consumatori e non una giuria tecnica, e l’evento è stato un grande successo.
Il concorso è organizzato dalla Nederlands Nationaal Kaaskeur Concours (NNKC) in collaborazione con il Gouda Cheese Market, il Goudse Waag, il Samenwerkende Ondernemersverenigingen Gouda (SOG) e la città di Gouda.
Kaaspakhuis, il magazzino del formaggio con sede a Woerden
Diversamente a Woerden si impara a “fare il formaggio”. Il processo di lavorazione richiede maestria e tempi adeguati, come sa bene Jos Van Riet, il “re del formaggio”, che lavora nella Kaaspakhuis (magazzino del formaggio) da oltre 60 anni.
Jos ci mostra orgoglioso le numerose forme di formaggio allineate sugli scaffali, spiegando che non esistono forme standard (molte oscillano tra i 50 e i 60 kg), e che più della metà della produzione (70 tonnellate) viene esportata.
Il segreto per un buon formaggio? Il latte, che proviene rigorosamente dalle fattorie limitrofe, dove le mucche vengono munte ogni mattina prima del sorgere del sole, e la cagliata (curd), successivamente girare le forme per impedire la creazione di bolle d’aria interne.
Rinnovata nel 2017, Kaaspakhuis è il luogo ideale dove conoscere, gustare, osservare, scoprire, grazie al video illuminante sul processo di lavorazione del formaggio e all’esperienza diretta degli operatori. Aperto tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle 17.
Boska: utensili per il formaggio
Ma oltre alla produzione, il formaggio richiede l’utilizzo di strumenti per il consumo. E qui entra in gioco Boska, un marchio che dal 1896 è “sinonimo di prodotti belli e intelligenti intorno al tema del formaggio”. La storia di famiglia inizia a Bodegravem vicino a Gouda, ed è merito di Willem Bos aver realizzato i primi strumenti per i produttori di formaggio locali.
Da allora, la tradizione continua, ma nel segno dell’innovazione e della modernità: accette, affettatrici, coltelli, grattugie, spatole, l’azienda offre una gamma di modelli diversi, gratificando i visitatori con piccole degustazioni e deliziose mise en place.
Nel 2018 la svolta, grazie al nuovo amore per il cioccolato, protagonista dell’abbinamento con il formaggio, ricco di minerali e quindi sapido. Insuperabili le degustazioni di formaggio blu – termine generico usato per descrivere un formaggio prodotto con latte vaccino e stagionato con colture di muffa Penicilliumg – e quelle con il cioccolato e la marmellata d’arancio.
Per informazioni: www.holland.com
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