Antiossidante per le cellule dell’organismo, previene l’osteoporosi, ricco di vitamine e sali minerali, preserva la salute di unghie e capelli. Ma l’Allium ascalonicum è, soprattutto, donatore di un gusto irresistibile ai nostri piatti.
Lo scalogno è un ortaggio “parente” della cipolla e dell’aglio. Appartiene alla famiglia delle Liliacee e il suo nome deriva dal latino “Allium ascalonicum”.
Originario del Medio Oriente, è giunto in Europa tra il XII-XIII secolo dal territorio corrispondente all’attuale Israele; presso gli antichi Romani era molto apprezzato per il suo gusto particolare ed impiegato come afrodisiaco.
Scalogno: varietà e forme
Le varietà di Allium ascalonicum più utilizzate in cucina sono:
- lo scalogno di Romagna,
- lo scalogno grigio,
- lo scalogno coscia di pollo,
- lo scalogno di Jersey.
Le forme variano, a partire dalla prima tipologia che presenta la caratteristica forma a bottiglia con buccia leggermente dorata, fino ad arrivare allo scalogno di Jersey di piccole dimensioni e dalla forma rigonfia con buccia rosa. Il tipico odore è dovuto alla presenza di sostanze derivanti dallo zolfo.
Le proprietà e i benefici
Grazie alle proprietà organolettiche, lo scalogno si rivela un ottimo alleato che funge da antiossidante per le cellule del nostro organismo. È costituito principalmente da acqua ed è ricco di sali minerali quali calcio, fosforo, selenio, potassio, sodio, zolfo e silicio.
Una buona presenza di silicio lo rende particolarmente utile a prevenire l’osteoporosi e a preservare la salute di unghie e capelli. È ricco di vitamine, come la A, la C e le vitamine del gruppo B.
Molte anche le sue proprietà terapeutiche; essendo ricco di antocianine, sostanze che proteggono il nostro sistema cardiovascolare, favorisce la circolazione sanguigna, regola la pressione e svolge anche una funzione antibiotica.
L’utilizzo in cucina
Il sapore lievemente aromatico che lo contraddistingue dalla cipolla ne permette l’uso in cucina sia da solo sia in abbinamento a varie pietanze, come ragù, vellutate di verdura, farciture di torte salate, insalate, ecc.
Impreziosisce anche piatti a base di pesce, carni lesse o arrostite, brasati e stufati. Come ingrediente per il soffritto, dopo la cottura, si rivela al palato più delicato nel sapore e non lascia l’alito cattivo.
Imperdibile intero: sott’olio, arrostito o caramellato, da impiegare come ripieno di una gustosa frittata.