I mercatini di Natale in Europa: dalla tradizione alla moda, al turismo di massa

Mercatini di Natale in Europa: ecco quelli da non perdere

Tra alberi di Natale, addobbi, presepi, artigianato e profumate golosità, durante le feste, le località europee diventano un suggestivo crogiuolo di etnie, lingue, religioni, usi e costumi

© Articolo di Franco Mioni

Breve storia dei mercatini di Natale in Europa

La tradizione dei mercatini di Natale in Europa rappresentano un fenomeno socio-culturale le cui radici sono sicuramente nordiche: piccoli artigiani del legno che, già in epoche pagane e precristiane, vendevano o barattavano nella piazza centrale dei paesi i loro intagli per adornare l’entrata delle case e l’abete. I richiami più frequenti di questo artigianato natalizio erano a elfi, ai riti di inizio inverno e, solo più tardi, a Santa Klaus.

In tempi più vicini, queste usanze si possono ricondurre alle tradizioni della grande civiltà mitteleuropea: l’Austria e gli altri paesi dell’Impero Asburgico, incluse le Fiandre, il Sacro Romano Impero Germanico e le zone di interconnessione tra cultura latina e tedesca come l’Alsazia francese. Una parola sola: la Storia.

Certamente, da qualche decennio, in alcuni dei luoghi attraversati dal più deleterio turismo di massa il legno e la carta hanno ceduto alla plastica e ad altri materiali sintetici; tuttavia, in luoghi non troppo frequentati, rimangono le luci multicolori, le musiche, gli occhi sognanti dei bambini, il profumo del vin brulè, dello strudel caldo e dei wurstel fumanti.

I mercatini di Natale da non perdere

I mercatini più…meridionali sono senz’altro quelli di Bolzano e Bressanone, in Alto Adige (o Sudtirol); più affollato quello in Piazza Walther a Bozen, più suggestiva l’atmosfera nella piazza della Cattedrale di Brixen. Quello di Campo Tures, in Valle Aurina (provincia di Bolzano), è il mercatino più a nord d’Italia (ed anche il più piccolo e “genuino”), contornato da cime che superano i 3000 metri.

Il centro di Bressanone, in Alto Adige.

Risalendo verso il Tirolo austriaco, uno scenario “magico” si ritrova nel cuore del centro storico di Innsbruck, attorno alla splendida antica casa dal “Tetto d’oro”. Tutta la regione, comunque, pullula di cittadine con le classiche piccole capanne in legno e le bancarelle piene di ninnoli, addobbi luccicanti per l’albero di Natale, piccoli oggetti intagliati dal legno o ritagliati dal cartoncino, spesso anche dipinti a mano: Hall, prediletta dagli Imperatori, Schwaz, la città dell’argento, Kitzbuhel, suggestiva e raffinata stazione sciistica, solo per fare qualche esempio. Nel quartiere fieristico di Graz in Stiria, al capo opposto dell’Austria verso Oriente, si tiene addirittura una grande esposizione-kermesse internazionale dedicata ai prodotti dei mercatini natalizi.

Ai confini con l’Ungheria, nella più bella piazza del centro di Budapest, dal 26 novembre al 23 dicembre si tiene un mercatino considerato fra i dieci migliori di tutto il mondo. Il mercatino viene allestito in due aree diverse della città: presso piazza Vörösmarty e presso la Basilica di Santo Stefano. Prodotti artigianali, golosità, piatti tipici magiari, vin brulé, cori parrocchiali, gruppi folkoristici e rievocazioni di antiche tradizioni popolari si alternano su un palcoscenico installato in piazza all’angolo con la famosa via Vaci, a coronare le intime atmosfere del periodo dell’Avvento.

Una delle piazze centrali nella città austriaca di Graz.

In Germania, è soprattutto nelle storiche e artistiche città della Baviera che si tengono le esposizioni più suggestive: le piazze più belle di Norimberga, la città delle bambole, di Bamberga, antico polo universitario con stupende chiese e palazzi di varie epoche, e di Regensburg, la romana Ratisbona sul Danubio, offrono spettacoli veramente unici.

A Rothenburg, sulla famosa Strada Romantica, è da non perdere il Weihnachsdorf, un emporio-negozio fondato dalla famiglia Wohlfart nel 1977 e che è aperto tutto l’anno (qui maggiori informazioni: kaethe-wohlfahrt.com). Offre migliaia di articoli tutti dedicati agli addobbi natalizi e ai sentimenti da essi ispirati.

Praga, città unica per storia, cultura e arte, lo è anche nel periodo delle feste di Natale grazie ad una variegata serie di scenografie da sogno. I vánocní trhy vengono organizzati nelle principali piazze della città: Piazza della Città Vecchia, Piazza San Venceslao, Piazza della Repubblica e Piazza San Giorgio, presso il Castello di Praga.

Piazza della Città Vecchia a Praga.

Alcune chicche davvero particolari

Nell’Alsazia francese, dove la cultura mitteleuropea e quella latina si fondono con la grande civiltà renana, l’usanza dei Mercatini di Natale è appena più recente, forse introdotta dagli interscambi sempre più frequenti di tradizioni, commerci e viaggiatori.

A Strasburgo e a Colmar, nelle due piazze più grandi, troneggia un gigantesco abete illuminato da luci multicolori; nella capitale d’Europa la splendida Nostra Signora di Strasburgo, inimitabile cattedrale gotica in pietra rosa illuminata, fa da sfondo a un grande raggruppamento di casette, che invece nella città della “piccola Venezia” sono posizionate accanto ai preziosi edifici della Chiesa dei Domenicani e dell’Antica Dogana.

Un negozio di Strasburgo.

Da qualche decennio in Belgio, nelle Fiandre ex asburgiche, due città gioiello come Gand, patria di Carlo V, e la deliziosa Bruges dei raffinati merletti e dei sinuosi canali hanno reinventato i loro mercatini che erano andati un po’ dimenticati.

Dall’albero alla religiosità del Presepe

Abbiamo parlato di nazioni, regioni e città tutte con grande storia e in gran parte oggi di fede cattolica; logico quindi che l’antica tradizione nordico-luterana dell’albero di Natale sia stata via via “contaminata” dalla cultura tutta religiosa del Presepe. Di esso, si trovano sempre di più nelle varie bancarelle statuine e motivi natalizi legati alla Natività o grandiose rappresentazioni come a Budapest.

Così da qualche tempo ha preso piede soprattutto in Italia l’usanza di allestire, in dicembre, mercatini “presepiali” come a S. Agata Feltria nelle Marche, o esposizioni di gruppi come a Verona, o le rappresentazioni di straordinari, scenografici piccoli presepi lungo la Costiera Amalfitana. Oltre, naturalmente, alla storica esposizione di S. Gregorio Armeno a Napoli, famosa nel mondo fin dal ‘700 per i suoi meravigliosi gruppi, opere di raffinati artisti e veri artigiani.

S. Gregorio Armeno a Napoli.

Ancora non così conosciuto come merita, ecco infine uno scrigno di creatività nella bassa emiliana: è uno dei più grandi presepi d’ Italia quello esposto a dicembre e gennaio nel Centro La Confina di Santa Maria Codifiume, a meno di un’ora d’auto da Ferrara, Bologna e Ravenna. Una suggestiva riproduzione di ambienti tipici con una miriade di personaggi animati.

Ultima curiosità. È ad Arles, in Provenza, che troviamo ancora oggi i più antichi e rinomati “santonniers”, i pazienti costruttori delle statuine di cartapesta.