Nel mese di giugno, a Pavullo nel Frignano (MO) si svolgerà una grande festa dei sapori tipici modenesi, tra valorizzazione anche turistica del territorio ed esaltazione delle tradizioni locali

Si chiama MOPA (acronimo di Modena-Pavullo) e sarà l’evento che il prossimo giugno 2023 celebrerà la genuinità dei prodotti dell’Appennino modenese a Pavullo nel Frignano (MO).
Tre sono i padrini d’ eccezione di questa kermesse gastronomica in alta quota: Valter Tagliazucchi della rinomata pasticceria “Giamberlano” di Pavullo, Luca Minnelli del caseificio “Malandrone” e Gianni Di Lella pizzaiolo-patron della pizzeria “La Bufala” a Maranello.
MOPA: la kermesse per scoprire i prodotti dell’Appennino Modenese
La preview che si è svolta pochi giorni fa nella cornice del Castello di Montecuccolo a Pavullo nel Frignano, è stata l’occasione per ascoltare i tre promotori, che hanno raccontato innanzitutto di una grande stima professionale che col tempo si è trasformata in amicizia e che, a sua volta, ha trasformato un sogno comune in un progetto: riportare l’attenzione sulla tradizione montanara e contadina fatta di sapori autentici e antichi che non conoscono mode o crisi.
Pavullo nel Frignano tra bellezze naturalistiche ed enogastronomia
L’occasione, oltre alla tradizione enogastronomica, è utile anche per far conoscere una zona di grande bellezza: posto nel centro di un altopiano circondato da crinali di diversa altezza, su cui dominano le alture di Montecuccolo e Gaiato e che raggiunge i 900 metri, il Comune di Pavullo è la meta ideale per il turismo in quota.

Il paesaggio naturalistico si può ammirare durante il trekking fra i sentieri sul “percorso natura”, composto da 16 stazioni destinate all’attività sportiva; inoltre è possibile visitare la Riserva Naturale di Sassoguidano o raggiugere l’impianto sciistico del Cimone.
Pavullo nel Frignano, infatti, ha una notevole estensione territoriale che abbraccia varie frazioni rurali, fra cui Montecuccolo, dove sorge la Rocca Sforzesca medioevale che domina la valle e che ospita anche una locanda, “La Vetusta”, per chi dopo un’escursione desidera un pasto corroborante.
Obiettivi di MOPA: un percorso ideale di tappe di gusto
Gli obiettivi di MOPA sono stati illustrati dal Sindaco di Pavullo, Davide Venturelli, che confida molto nel rilancio del territorio anche attraverso la tradizione enogastronomica accompagnata al turismo slow.
Il nome scelto per la kermesse è MOPA (Modena-Pavullo), ovvero il tragitto dalla pianura modenese alle altezze dell’Appennino, un percorso ideale di tappe di gusto. La location scelta è l’aeroporto di Pavullo, primaria scuola italiana di volo a vela, mentre la data è ancora in “fase di trattativa” con il Comune.
Ma come sarà il MOPA? Innanzitutto una festa dei sapori tipici modenesi, dove si potranno trovare le crescentine e il meno conosciuto borlengo, fatto con una pastella di acqua e farina e un filo d’olio che, cotta fra due piastre dette “cottole”, diventa una sfoglia sottilissima e croccante da farcire con il pesto modenese di lardo, rosmarino e aglio.

Poi ci saranno le lasagne e i tortellini preparati dalle rezdòre, ossia le massaie di Modena che tirano la sfoglia al mattarello, e naturalmente i salumi della tradizione emiliana dal prosciutto crudo ai ciccioli montanari.
Naturalmente, i tre promotori porteranno anche le loro specialità, a partire dalla pizza croccante di Gianni Di Lella, passando per i golosi dolci di Valter Tagliazucchi che nella presentazione dell’evento ha conquistato con una zuppa inglese da fuoriclasse, fino a al pregiato Parmigiano Reggiano di Malandrone 1477, una delle espressioni migliori del territorio che raggiunge una stagionatura fino a 120 mesi.

Una carta dei vini del territorio
Ogni piatto, inoltre, sarà accompagnato dal vino di grande pregio della Cantina della Volta (Bomporto, MO) e dai i liquori artigianali della Distilleria Roteglia 1848 (Sassuolo, MO).
Ma il cibo, attore protagonista di questa manifestazione, avrà anche una valida spalla nello sport che accompagnerà la giornata di festa.
Lo scopo della giornata, però, oltre alla convivialità e alla celebrazione delle ricette di montagna, sarà più elevato perché parte del ricavato della giornata sarà devoluto al laboratorio terapeutico Tortellante (un progetto di Massimo Bottura e sua moglie Lara Gilmore) e l’associazione e cooperativa sociale, Concresco.
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