Marchio DOP per la Mozzarella di Gioia del Colle, ma la Campania non ci sta
Scaramucce tra regioni e minaccia di ricorso al TAR per contrastare la denominazione di origine protetta assegnata alla mozzarella pugliese. Reale preoccupazione per i consumatori, interessi economici o semplice campanilismo da parte dei campani?
«L’erba del vicino è sempre più verde» recita un vecchio proverbio ma questo evidentemente non vale per Puglia e Campania le quali stanno respirando un’aria di attrito e battibeccano a suon di campanilismo. Il motivo è il recente riconoscimento, da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della possibilità di apporre il marchio DOP sulla Mozzarella di Gioia del Colle.
Il Ministero, infatti, ha espresso il proprio parere favorevole alla Denominazione di Origine Protetta per il latticino pugliese, il quale – a completamento dell’iter di assegnazione previsto – rimane in attesa dell’ultimo ok da parte di Bruxelles. In questo caso, diventerebbe la seconda mozzarella italiana ad ottenere il marchio di denominazione che, attualmente, è appannaggio solo della Mozzarella di bufala campana.
Questa situazione, però, ha scatenato l’ira del Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala campana DOP il quale ha eccepito che tale riconoscimento determinerebbe una minore tutela per il consumatore, che sarebbe confuso, e anche un danno economico per i propri prodotti che recano già il citato marchio comunitario. Per formalizzare la loro protesta, gli esponenti del consorzio casertano hanno promesso battaglia e annunciato la presentazione di un ricorso al TAR.
I marchi di denominazione dei prodotti alimentari (DOP e IGP) hanno la funzione di garantire la provenienza e la qualità di determinati prodotti agroalimentari e, per ottenerli, i produttori devono rigorosamente rispettare un disciplinare che ne circoscrive zona di produzione e/o lavorazione nonchè le modalità produttive.
Alla luce di quanto sopra esposto, quale sarebbe la minaccia per la regina campana dei latticini? Se guardiamo bene, si tratta di due eccellenze apprezzate in tutto il mondo che però – al di là della denominazione – hanno caratteristiche ben distinte sia nell’aspetto che nel gusto. Sembra improbabile, quindi, che si possa fare confusione. Quale danno deriverebbe allora dal riconoscimento della DOP per la Mozzarella di Gioia del Colle? A voler mettere da parte un po’ di campanilismo che ci contraddistingue, nessuno: la mozzarella di bufala campana resterebbe la regina indiscussa delle mozzarelle di bufala, lasciando spazio alla cugina di Gioia del Colle, regina indiscussa delle fior di latte (vaccino!).