Musica e cibo, la sinfonia del gusto

Musica e cibo, come il suono cambia il sapore del cibo

Un connubio perfetto che fa parte della storia dell’uomo e della sua evoluzione. Note e piaceri della gola, infatti, da sempre regalano grandi emozioni e le prime possono influenzare la percezione del cibo.

È nella prima fase della nostra esistenza, quando ancora viviamo nello stato embrionale, che recepiamo i suoni e gli stimoli sensoriali che ci accompagneranno per tutta la vita. Un legame unico, quello tra cibo e musica, perché coinvolge naturalmente i nostri sensi e la musica è anche in grado di influenzare o alterare il sapore di un piatto o di un alimento e riportare alla mente un ricordo speciale. Dal jazz al pop, dal classico al moderno il risultato non cambia, l’armonia delle note rende tutto piacevole.

Di questo binomio vincente ed indissolubile abbiamo testimonianze importantissime anche da epoche passate. Pensiamo ad esempio all’Odissea in cui la Cena di Trimalcione avviene a ritmo di musica oppure al grande compositore Giuseppe Verdi, sostenitore di una cucina emiliana fortemente legata alle tradizioni. Gioacchino Rossini, il quale affermava «Mangiare, amare, cantare e digerire sono i quattro atti di quell’opera che è la vita», fu soprannominato principe dei gastronomia e divenne famoso in ambito culinario per i Tournedos alla Rossini.

Le performance della Vegetable Orchestra

La lista dei compositori e degli artisti amanti del buon cibo e della buona tavola è lunga ma un’orchestra che, nelle sue esibizioni, utilizza cetrioli, peperoni, prezzemolo e quant’altro è davvero originale!

Nata a Vienna nel 1998, la Vegetable Orchestra utilizza strumenti musicali edibili e crea sonorità tra cui free jazz, dub ed elettronica sperimentale. A suon di musica le zucche si trasformano in percussioni, le carote intagliate in flauti dolci, le melanzane in nacchere! Ovviamente la loro durata è molto breve al massimo per una giornata di prove in studio o una serata di concerto.

La forza e l’originalità di questa orchestra è data anche dalle caratteristiche dei singoli componenti che sono musicisti, architetti, scrittori e poeti che – con le loro esperienze pregresse e particolare vena artistica regalano un contributo speciale a ogni evento e a ogni composizione musicale. Una moltitudine di ritmi acustici, eterogenei, unici che alla fine di ogni esibizione si trasformano in musica anche per il palato perché a tutto il pubblico viene offerta una gustosa zuppa vegetale.

Dal 1998 ad oggi la Vegetable Orchestra ha realizzato ben 214 concerti, sviluppando ogni volta nuovi strumenti e varianti sonore. Una musica senza confini né limiti, proprio come la cucina creativa dei nostri tempi.