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Donne e cucina nel ventunesimo secolo, le 3 tipologie più comuni

Le donne detengono ancora lo scettro della cucina? E soprattutto, davvero amano cucinare come sembrerebbe? Più che rispondere a questi interrogativi, proviamo a delineare il rapporto che il gentil sesso ha oggi con la cucina.

Le donne detengono ancora lo scettro della cucina? E soprattutto, davvero amano cucinare come sembrerebbe? Più che rispondere a questi interrogativi, proviamo a delineare il rapporto che il gentil sesso ha oggi con la cucina.

Che rapporto hanno oggi le donne con la cucina
La cucina oggi occupa ampio spazio nei mezzi di comunicazione e gli uomini contendono i fornelli alle donne.

Già da qualche anno, la cucina occupa ampio spazio nei vari mezzi di comunicazione. Il palinsesto di ogni canale televisivo, più o meno importante, prevede almeno un programma che parli di cibo e lo stesso capita sui social network, affollati da persone che postano fotografie in cui appaiono felici e sorridenti mentre creano le loro prelibatezze.

Sembra che la nuova tendenza sia quella di saper cucinare a tutti i costi e non è più un obiettivo solo delle donne. Anche gli uomini, infatti, si cimentano ai fornelli e lo fanno con passione e precisione; pensiamo a chef come Cracco, Cannavacciuolo, Barbieri, Bottura e molti altri che rappresentano i maestri a cui si ispirano milioni di persone che sognano di essere protagonisti nel difficile mondo della cucina d’autore.

Elena Fabrizi, conosciuta come “Sora Lella”.

Ma le donne detengono ancora lo scettro della cucina? E soprattutto, davvero amano cucinare come sembrerebbe? Non è semplice rispondere a queste domande ma quello che si può affermare con sicurezza è l’esistenza di una forte contraddizione tra la voglia di creare un piatto perfetto, dai sapori particolari e ben armonizzati e il bisogno, a volte ossessivo, di mostrare un corpo impeccabile nonchè di affermarsi al di fuori della casa e della cucina!

Va detto che, da sempre, la buona cucina e la fisicità non vanno molto d’accordo; i fornelli mettono a dura prova la donna, tanto più se il lavoro

+assorbe gran parte della giornata. Spesso la silhouette di una cuoca si avvicina più alle forme morbide e generose della Sora Lella che a quelle di Benedetta Parodi che vanta un fisico perfetto e la capacità di cucinare con delicatezza e sorriso.

Donne e cucina nel ventunesimo secolo, le tre tipologie

Queste considerazioni ci portano a riflettere su quale sia il panorama femminile del XX secolo in relazione alla cucina e a individuare tre tipologie di donne:

  1. Cuoca e angelo della casa
  2. Donna in carriera
  3. Donna “stressata”.

La cuoca e angelo della casa

La donna-cuoca è impeccabile, è lei la vera regina della casa. Vive tra i fornelli e crea ricette generose e piene di sapore. Tra un piatto di spaghetti, una frittata e un dessert, la cuoca sa creare un’armonia di sapori ben dosati che regalano momenti di gusto inimitabili. Generalmente sono casalinghe che dedicano la loro vita alla casa, ai figli e al marito; il loro unico scopo è prendersi cura della famiglia a 360 gradi.

3 tipi di donne in cucina
Donne e cucina nel ventunesimo secolo, le 3 tipologie più comuni

Oggi questa tipologia di donna è in estinzione ma alcune reggono ancora il confronto con un’epoca in cui il pranzo è un boccone veloce nel bar all’angolo mentre la cena si riduce all’aperitivo durante la settimana e al ristorante ricercato il fine settimana.

La donna in carriera

La seconda categoria è quella della donna che davanti ai fornelli si sente in un mondo sconosciuto. Transita in cucina solo per una tisana, un caffè (rigorosamente con macchina automatica e mai con la moka) o per tirare fuori prodotti surgelati da riscaldare nel microonde. Insomma una sorta di Carrie Bradshaw, per cui contano solo i meravigliosi outfit.

Donne e cucina, le tre tipologie
Donne e cucina nel ventunesimo secolo, le 3 tipologie più comuni

In fondo, lavorare per oltre otto ore al giorno con il pressing del fare carriera a tutti i costi, non può contemplare anche la cura della casa né le ore da dedicare a cucinare. Oggi la maggior parte delle donne cerca altro, hanno dismesso grembiule, aspirapolvere e piumino per la polvere e indossato l’abito della manager che vuole essere vincente a tutti i costi. Prima si richiede l’autoaffermazione, per il resto ci sarà tempo.

La donna “stressata”

La terza tipologia è quella della donna che cucina perché deve assolutamente farlo ma, mentre si districa tra un uovo strapazzato, un minestrone e un ragù, pensa a tutto ciò che potrebbe vivere fuori da quella cucina dove si sente in trappola!

Il rapporto tra Donne e cucina
I surgelati, salvezza di tante donne che lavorano.

Esistono casalinghe che dopo aver lavorato fuori casa tutto il giorno, al rientro devono prendersi cura della famiglia ma lo fanno con poco entusiasmo. Ogni pietanza diventa una morsa stridente che soffoca e il risultato sono piatti senza anima, privi di sapore e significato. Non è raro che queste mamme ricorrano a cibi surgelati, precotti o acquistati all’ultimo tuffo al supermercato mentre rincorrono il tempo.

Cosa direbbero le nonne di tutto questo? Hanno creduto che le loro figlie continuassero a coccolare la famiglia anche attraverso la cucina e invece le donne hanno cambiato approccio.

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Barbara Fabbroni

Psicologa, psicoterapeuta, love coach e giornalista, ho partecipato a programmi Rai e La7 e, dal 2016, ho una rubrica settimanale sul Novella2000. Alla mia professione unisco quella di divulgatrice e scrittrice. Ho pubblicato 4 romanzi, numerosi articoli e saggi scientifici. Tra questi ultimi, “Solitudine, il bambino smarrito” ha vinto il Premio Cesare Pavese per la saggistica.

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