
Il turismo enogastronomico è la forma di viaggio che permette di cogliere l’anima di un luogo anche attraverso i suoi sapori, i suoi profumi, le sue tradizioni. Vuol dire scoprire la cucina locale ma con un approccio che va oltre il semplice “mangiare”: è conoscenza profonda, studio della storia del cibo, è partecipazione ad esperienze ed eventi del territorio.
La Gazzetta del Gusto racconta il turismo come esperienza culturale profonda, in cui cibo e vino diventano chiavi di lettura di paesaggi, storie e identità locali.
Negli ultimi anni il turismo enogastronomico si è affermato come uno dei segmenti in maggiore crescita a livello globale. Secondo le stime, oltre il 50% dei viaggiatori sceglie le mete in base all’offerta food & wine, e in Europa si contano oltre 20 milioni di viaggi a tema enogastronomico ogni anno.
Ma non si tratta solo di numeri: è cambiata la mentalità. I viaggiatori cercano esperienze autentiche, itinerari su misura, attività che uniscano cultura, gusto e partecipazione. Il turismo esperienziale è diventato un’esigenza, non più una nicchia.
Il turismo enogastronomico non è solo ristoranti e degustazioni ma comprende:
La Gazzetta del Gusto seleziona e propone idee, itinerari, consigli e indirizzi per chi desidera vivere un’esperienza autentica in Italia e all’estero. Dalle regioni italiane più vocate – come Toscana, Piemonte, Sicilia o Puglia – ai percorsi meno battuti tra borghi e sapori da riscoprire, il nostro approccio valorizza il legame tra identità territoriale e accoglienza consapevole.
Viaggiare è anche raccontare. Per questo invitiamo i lettori a condividere esperienze, emozioni e scoperte enogastronomiche con l’hashtag #lagazzettadelgustoinviaggio.
Che si tratti di una cena indimenticabile, di una strada del vino o di una lezione di cucina nel cuore di un borgo, il turismo di qualità passa attraverso la narrazione.