Vent’anni di Consorzio Vini d’Abruzzo

20 anni del Consorzio Vini d’Abruzzo, tra bilanci e previsioni

Quest’anno il consorzio abruzzese ha celebrato il suo ventennale e la prestigiosa nomina “Abruzzo regione vinicola dell’anno” conferita dalla rivista americana Wine Enthusiast. 

Chiusura del 2022 all’insegna dei festeggiamenti  per il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo che ha celebrato due importanti avvenimenti: il suo ventennale e la prestigiosa nomina “Abruzzo regione vinicola dell’anno” conferita dalla rivista americana Wine Enthusiast.

«È un anno che si conclude con un bilancio decisamente positivo. A fronte di un decremento in termini di volume venduto, abbiamo incrementato il valore», ha commentato con soddisfazione il nuovo presidente del Consorzio Alessandro Nicodemi, in  occasione dell’incontro celebrativo tenutosi a  Torre  della Loggia, Ortona (Ch), alla presenza  dei produttori, figure  istituzionali e tecnici.

Una serata per celebrare i 20 anni del Consorzio Vini d’Abruzzo

Nel corso dell’assemblea, culminata con un momento conviviale, attraverso alcuni interventi è stato possibile ripercorrere le fasi salienti dell’operato del Consorzio, dalla sua genesi fino ai giorni nostri.

Mauro Febbo, gìà assessore regionale all’Agricoltura, ha ricordato la querelle del 2012 contro la Toscana (al centro la denominazione Vino Nobile di Montepulciano), che ha poi portato nel 2018 alla registrazione del marchio collettivo “Montepulciano d’Abruzzo”. Altre considerazioni e riflessioni sono state riportate dai past president  Valentino Di Campli e Alberto Tiberio, così come dall’assessore all’Agricoltura in carica Emanuele Imprudente.

Alcuni dati sul 2022

Nell’ambito dell’evento dedicato ai 20 anni del Consorzio Vini d’Abruzzo, sono stati resi noti i dati relativi ai primi nove mesi del 2022, rilevati da un’indagine condotta dall’Osservatorio Permanente Wine Monitor Nomisma che è stato attivato nel 2019 dal Consorzio abruzzese. L’obiettivo della delega è stato quello di rilevare i trend dei vini regionali sui principali mercati, in modo da attuare una strategia di promozione e comunicazione sempre più efficace.

Tra le altre cose, è emerso che l’export dei vini abruzzesi va verso un nuovo record in valore, mettendo a segno un +10% rispetto al 2021.

I primi cinque mercati di destinazione, dove si concentra il 60% di tutto l’esportato sono, per ordine di importanza, Germania (+12% il valore delle vendite rispetto al 2021), Stati Uniti, Canada, Svizzera e Regno Unito. Interessante l’exploit di un mercato come quello francese, che mette a segno un +57%, o dell’Austria con il +53%. In Asia, ottime performance per la Corea del Sud che cresce del 25% e per il Giappone con il +19%, a dimostrazione di un apprezzamento che si evolve parallelamente alla conoscenza di questa regione vinicola. In lieve arretramento la Cina, per via del Covid.  A ciò si aggiunge la criticità dettata dalla guerra in Ucraina.

In Italia il ritorno alla normale socialità, con la ripresa dei consumi fuori casa, ha fatto registrare uno scambio tra le vendite nella distribuzione organizzata, cresciute nel 2020 e 2021, e il consumo diretto in ristoranti, bar, locali notturni, enoteche.

Nonostante il riposizionamento dei canali di vendita, anche nella GDO si registra un incremento del prezzo medio dei vini abruzzesi. Per il Montepulciano d’Abruzzo le vendite in bottiglia (da 0,75 l), che rappresentano due terzi delle vendite in valore e il 40% in volume, sono infatti cresciute del 2,6% a valore e del 2,4% a volume, con un aumento del prezzo medio del 7,8%.

Buono anche l’andamento per il Pecorino d’Abruzzo, sempre più apprezzato nella gdo, che nei primi 9 mesi del 2022 è cresciuto del 4,6% in valore e del 3,9% in volume (sempre per le bottiglie da 0,75 l), con un leggero incremento del prezzo medio (+0,7%). Interessante l’aumento per le fasce di prezzo più alte, anche se con un peso percentuale in volume ancora ridotto: nella fascia 6-6,99 euro l’incremento è stato dell’84% (per un peso totale del 3,5% sul totale della denominazione) e del 9% nella fascia oltre 7 euro. Anche il Cerasuolo d’Abruzzo registra un aumento del valore nella gdo, seppure più contenuto e pari all’1,6%.

Le linee di azione dell’ampia attività programmatica portata avanti dal Consorzio sono state infatti due: la prima B2B, con walk around tasting, masterclass, attività di formazione, wine dinner e incoming di stampa e operatori; la seconda orientata al B2C, con restaurant week, in-store promotion ed eventi in tutto il mondo.

Previsioni per il futuro

«Il 2022 ha visto finalmente il ritorno delle grandi fiere Vinitaly e Prowein, dove l’annuncio del “Modello Abruzzo”, che riordinerà e semplificherà il sistema delle nostre denominazioni dando una più forte identità regionale ai vini e valorizzandone le specificità territoriali, è stato molto apprezzato. Ci prepariamo quindi, dalla vendemmia 2023, ad andare incontro al consumatore con un’offerta più chiara e specifica con l’intento di far crescere ulteriormente i nostri vini sui mercati”, conclude il presidente Alessandro Nicodemi».

Info:www.vinidabruzzo.it