Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024: i nostri migliori assaggi
L’Anteprima che si è svolta lo scorso 18 febbraio presso la Fortezza da Basso di Firenze, ha riunito Chianti e Morellino di Scansano. Una dimostrazione di come si possa far squadra per promuoversi congiuntamente sul mercato nazionale ed estero. Vi raccontiamo delle etichette che abbiamo apprezzato di più
Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024 è un’anteprima che si distingue da tutte le altre: due denominazioni diverse per dimensioni, posizione geografica, caratteristiche pedologiche ma con un unico comune denominatore, il Sangiovese, si sono unite per presentare alla stampa e agli appassionati i nuovi millesimi.
Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024: la celebrazione del Sangiovese
L’anteprima del Chianti era partita in solitaria nel 2013, per poi congiungersi con l’areale del Morellino di Scansano nel 2020. Un esempio concreto di come si possa fare squadra e sommare le forze, con un’attività congiunta di promozione delle due denominazioni sul mercato nazionale e internazionale.
Il Chianti Docg è una denominazione vasta (15.000 ettari) suddivisa nelle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena con le relative diverse menzioni aggiuntive: Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Rùfina e Montespertoli. Il Morellino di Scansano Docg, una gemma poco conosciuta della Maremma, con un territorio molto vario che parte dal mare e arriva fino ai rilievi del Monte Amiata, si estende su 1.500 ettari vitati.
Le annate presentate all’Anteprima di Firenze
Alla Fortezza da Basso di Firenze nella sala degustazione dedicata alla stampa, la rosa degli assaggi è ampia: 143 campioni fra Chianti, Chianti Superiore, Chianti Colli Aretini, Chianti Colli Senesi, Chianti Montalbano, Chianti Colli Fiorentini, Chianti Montespertoli, Chianti Rùfina delle annate 2023, 2022 e Riserva 2021, ai quali si aggiungono i 33 campioni di Morellino di Scansano 2023 e Morellino di Scansano Riserva 2021.
Il Chianti nelle annate 2023, 2022 e 2021
E ora, una breve panoramica sulle annate nel Chianti: la 2023 è stata particolarmente difficile per la concomitanza di attacchi di peronospora nel periodo primaverile e per il perdurare delle piogge, oltre alle grandinate. La 2022 ha avuto un andamento climatico disomogeneo e irregolare, caratterizzato da un’estate dalle alte temperature che ha comunque permesso di portare in cantina uve sane, con un basso impiego di fitosanitari in vigna. Le piogge di fine agosto e inizio settembre e le escursioni termiche hanno salvato l’annata. La 2021 ha subito una gelata primaverile, ma ha avuto abbastanza apporto idrico e temperature sotto la media fino a maggio inoltrato, permettendo alle piante di gestire le temperature decisamente calde di giugno, luglio e agosto.
Il Morellino di Scansano nelle annate 2023 e 2021
Nell’areale del Morellino di Scansano la 2023 è stata un’annata complessa, nella quale si sono registrate piogge continue fino a giugno inoltrato; e qui ha fatto la differenza la capacità dei viticoltori di gestire l’annata. I problemi di peronospora sono stati contenuti e non hanno comportato perdite eccessive. Il 2021 è stato caratterizzato da un’importante gelata seguita poi da un’estate siccitosa, un anno oggettivamente difficile dal punto di vista climatico.
I 10 migliori assaggi del Chianti
Cominciamo dal Chianti. L’annata 2023 nei calici ha evidenziato note olfattive poco nitide, al palato un certo squilibrio tra acidità e tannini e una scompostezza generale.
Abbiamo apprezzato Badia di Morrona “I Sodi del Paretaio“, dalle note di marasca e spezie dolci con un sorso polposo e fresco; Poggio del Moro “Nu” dal profilo olfattivo nitido, centrato sulla ciliegia e i frutti rossi e una trama elegante ed equilibrata; Poggio Tondo di Lorenzo Massart “Le Rancole“, profumato di erbe aromatiche ad annunciare un buon ritmo e un frutto proporzionato; Castelvecchio “Santa Caterina“, dal frutto carnoso e maturo e uno sviluppo gustativo slanciato e lungo; Le Fonti “Fonti Uno e Due” dalle note di erbe aromatiche e frutti rossi che preludono un sorso fresco e ben assestato.
Il millesimo 2022 è sembrato più equilibrato nei calici, in particolare segnaliamo Fattoria Fibbiano “Casalini“ dal frutto espressivo e dalla trama sapida e ben cesellata; Colognole “Sinople“ dai sentori di erbe aromatiche, rosmarino in primis, poi frutto polposo e un ritmo vivo di sapida estensione; Fattoria Uccelliera con le sue note profonde di frutto scuro, una buona articolazione della materia e una finezza di registro.
Per le Riserve 2021 siamo rimasti colpiti da Poggio Mori “Bludivigna“ e i suoi profumi di ciliegia e lamponi e un sorso vivo e vibrante fino alla lunga chiusura; Fattoria Poggio Capponi “Campo alle Ginestre“ dalle note di prugna, spezie e un tocco balsamico: all’assaggio si sviluppa con dinamismo, mostrando tannini fini e una chiusura sapida e invitante.
Gli 8 migliori assaggi del Morellino di Scansano
Per quello che riguarda il Morellino di Scansano, la 2023 si è dimostrata agile, fresca e succosa. Coinvolgenti le interpretazioni di Alberto Motta con quei richiami alla visciola, alla rosa, e una trama fine dalla beva goduriosa; Antonio Camillo, dai sentori di mora, amarena e viola e dall’incedere vivo, fresco e giustamente tannico; Fattoria le Pupille dai contorni varietali di mirtilli, ribes, menta e arancia, offre un disegno tannico proporzionato e di sicura longevità; San Felo, caratterizzato dai profumi di mora, erbe officinali, rosa e da un sorso balsamico, polposo e di vibrante slancio; Santa Lucia, con le sue note fruttate e leggermente balsamiche, si muove armoniosamente, percorso da una vena sapida e lunga; La Selva, dove l’espressività aromatica, definita da toni di erbe aromatiche, prugna e spezie si traduce in una trama ben articolata, fresca e succosa, solcata da un tannino fitto.
Nelle riserve 2021 spiccano Alberto Motta per la complessità olfattiva e il piglio gustativo di fresco benessere e Le Pupille, speziato e profondo, dalla struttura materica copiosa, che saprà evolversi ancor meglio nel tempo.