La Colombera, una passione chiamata Timorasso
Trainata dall’energia coinvolgente di Elisa Semino, l’azienda dei Colli Tortonesi esercita un ruolo di grande rilievo nella produzione dello storico vitigno, con vini simbolo di finezza ed eleganza
Un Piemonte nascosto e di nicchia, a sud-est della regione, inserito in un contesto rustico di filari alternati a pianure e colline di pascoli e campi coltivati.
I Colli Tortonesi sono solo a un’ora da Milano e Genova, poco più da Torino, una straordinaria contaminazione che rende unica questa terra di confine, dai suoli ricchi degli antichi sassi bianchi del Tortoniano.
Il clima moderato, la ricchezza in biodiversità, il Timorasso non poteva che nascere qui, su terreni argillosi e ricchi di litio, dove il principe dei bianchi piemontesi è autoctono sin dal Medioevo.
Uno di quei vitigni a lungo dimenticati perché troppo difficile da gestire, addirittura quasi estinto, non fosse per la caparbietà e la passione di chi queste terre le vive e le respira. Elisa Semino è una di queste.
La Colombera e il Timorasso: una storia di famiglia
Enologa e già allieva di Attilio Scienza, Elisa ha creduto nelle potenzialità del Timorasso già negli anni ’90, spinta dall’onda di Walter Massa, l’uomo che ha donato identità alle colline della provincia di Alessandria.
Passione per il lavoro, rispetto della terra e grande attenzione ai particolari: sono questi i motivi che vedono Elisa protagonista indiscussa nel panorama del vino dei Colli Tortonesi.
Ambasciatrice di un territorio con eleganza e al contempo tanta maestria, una storia tutta familiare che nasce a Vho, il belvedere di Tortona, nella quiete di un paesaggio agrario di campi, vigne e bosco.
Il Timorasso de La Colombera: lo stile identitario dei vini dell’azienda
Una cascina voluta dai bisnonni nel 1937, ancora oggi coltivata a frutta, ceci e coriandolo, sul Monte Colombino, la collina che dà il nome all’azienda.
È qui che Elisa e il papà Piercarlo, nel 1997, studiano e individuano diversi areali destinati al recupero di un patrimonio autoctono come il Timorasso, una vera e propria zonazione su uve e terreni per capire quali fossero le forme più espressive del vitigno.
Inizia così un percorso che fa di Elisa Semino una di quei pionieri della grande rivoluzione di questi colli: la rinascita di un grande bianco in una regione famosa per i vini rossi, il recupero di un passato come identità e stile.
Vicepresidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, Elisa non manca di trasmettere il proprio entusiasmo a La Colombera: una produzione orientata alla qualità su 28 ettari e vini che raccontano le espressioni più elevate del legame tra l’uomo e la sua terra.
Storia di un bianco dal lungo invecchiamento: l’indiscussa personalità del Timorasso
Specchio di un territorio a cui è indissolubilmente legato, il Timorasso è stato a lungo trascurato e dimenticato per la sua difficile adattabilità climatica: una pianta ricca di vegetazione sensibile alla pioggia e al marciume che, giunta a maturazione, pretende una vendemmia immediata, pena l’imbrunimento degli acini.
Inoltre, risulta essere poco produttiva e richiede cure continue: facile, quindi, che negli anni gli venga preferito il Cortese, fino a farlo quasi scomparire dalle vigne.
Con la sua riscoperta, cambia il volto enologico dei Colli Tortonesi e il Timorasso rinasce a nuova vita: tanti difetti ma anche tantissimi pregi, tra questi, la forte predisposizione all’invecchiamento e l’importante acidità regalano vini indimenticabili che sfidano gli anni.
E per un bianco non è poco. Ma si sa, siamo in Piemonte e qui i miracoli in vigna avvengono davvero.
Eleganti le sue note agrumate e floreali, tipiche quelle di idrocarburo che si sviluppano con l’invecchiamento, importante e affascinante la sua lunga sapidità.
Il Timorasso che ama il caldo e che ben si adatta ai cambiamenti climatici è un vitigno di rara e unica personalità: un vino contemporaneo, il simbolo di un territorio dalle grandissime potenzialità.
Derthona e Montino, tutta la sapidità dei Colli Tortonesi
Bottiglie che raccontano il territorio e i suoi terreni argillosi, con una buona parte di calcare, dove il microclima è caldo e asciutto.
Alla Colombera, la conduzione dei vigneti è assolutamente biologica, nel rispetto dell’ecosistema in cui è inserita l’azienda: solo rame e zolfo, sostenibilità anche in cantina con l’uso del freddo e di solforosa aggiunta unicamente prima dell’imbottigliamento.
L’anima del Timorasso di Elisa Semino è nei due volti del Derthona e Il Montino, il cru dell’azienda.
Uguali le vinificazioni, pressatura soffice, acciaio e bottiglia: la differenza è data in vigna, dall’altitudine e dalla matrice dei terreni.
Due vini che recuperano il passato dei Colli Tortonesi, grazie all’esperienza e la determinazione di Elisa, con uno stile caratterizzato dalla grande e attenta personalità.
Timorasso Derthona 2021, un bianco omaggio al territorio
Il primo Timorasso dell’azienda, uscito nel 2000, quando in tutta la zona erano solo 10 gli ettari di Timorasso a dimora.
Derthona è il tributo alla città di Tortona, la “piccola Roma”, così chiamata per i suoi sette colli: lo stesso nome che identifica anche la sottozona dei Colli Tortonesi, a riconoscimento del Timorasso prodotto nell’area.
Sette vigne differenti a Vho e Sarezzano donano un vino dalla sorprendente varietà di profumi, dalla felce alle erbe mediterranee, dal cedro alla pesca, per virare su tenui sentori di miele e ginestra.
Ancora giovane per le tipiche note di idrocarburo ma già strutturato e avvolgente in bocca, dove freschezza e mineralità si accompagnano alla lunga sapidità e alle delicate note agrumate nel finale.
Il Montino, la selezione di Timorasso de La Colombera da singola vigna
Nel 2006 arriva Il Montino, figlio del vigneto del cuore di Elisa, la vigna storica del ’97: un singolo cru di 15 ettari a 250 metri, dove maggiore è la presenza del calcare.
Il Montino si presenta più austero rispetto al suo gemello Derthona ma eccezionale nei sentori di camomilla, pera matura, fiori di acacia e biancospino.
Anche qui, nel calice emergono note balsamiche e agrumate che si riflettono nella bocca sapida, gustosa e ampia, quasi a mitigare l’alta alcolicità che appena si avverte.
Lungo il finale, stupendamente equilibrato.
Un vino da dimenticare in cantina per poterne apprezzare le grandi doti di invecchiamento e mineralità, caratteristiche che fanno del Timorasso un vino unico ed affascinante.
La tradizione e il territorio nelle altre etichette aziendali
Una produzione che prevede, tra gli altri, anche l’esuberante Alice, un bianco piacevole e profumato di Moscato Giallo e Malvasia Moscata, altro vitigno riscoperto negli ultimi anni.
La Vegia Rampana è una delle Barbera storiche dell’azienda, così come Elisa, la Barbera figlia di un vigneto del ’61, la Croatina La Romba e il Suciaja, da uve Nibiö, vitigno autoctono imparentato con il Dolcetto.
Un occhio attento anche all’enoturismo dove Elisa guarda al futuro dei Colli Tortonesi raccontando il paesaggio raccolto e intimo della natura di queste terre nelle numerose visite in cantina.
Un impegno che solo chi ama le proprie radici può svolgere con entusiasmo e dedizione: un rinascimento enologico dove l’uomo diventa il suo vino, in un territorio che ultimamente non finisce di sorprendere per dinamismo e vitalità.
La Colombera
Strada Comunale Vho, 7 – Tortona (AL)
www.lacolomberavini.it