Ricordo di San Luca: Pignoletto Brut della Cantina Valsamoggia dedicato a Bologna

Due simboli del territorio collinare e della tradizione felsinea, il Pignoletto e il Santuario della Madonna di San Luca, racchiusi in un abbraccio vitreo firmata dalla Cantina di Valsamoggia

Bologna, si sa è dotta, rossa e grassa ma soprattutto da anni è diventata anche particolarmente buona… soprattutto da bere. A testimonianza c’è quell’effervescente e brioso omaggio enoico chiamato “Ricordo di San Luca”. Un vino a base 100% Pignoletto che per dirla come la si deve dire bene è un Pignoletto Doc Spumante Brut che la Cantina di Valsamoggia ha voluto presentare sul mercato, a partire da ottobre, a testimonianza dell’appartenenza, del rispetto e della dedizione che l’azienda ha nei confronti del terroir: quello dei Colli Bolognesi.

Una genesi di sei anni che oggi, nell’autunno di questo particolarissimo 2020, trova concretezza imbottigliata. Prodotto in 10.000 bottiglie, con etichetta artistica in cui vigne e santuario si stagliano in prospettiva, questa interpretazione del Pignoletto collinare è senza ombra di dubbio un vino di Bologna. Un prodotto che rappresenta e contribuisce a suo modo a far breccia nei palati del grande pubblico portando l’enoica esegesi del vitigno a una chiara e facile interpretazione.

Ricordo di San Luca è un vino incisivo e delicato, figlio di un’attenta selezione delle uve provenienti dai vigneti più vocati a disposizione della cooperativa, che riesce a unire complessità e facile beva. Lo potremmo definire, in definitiva, un vino intergenerazionale e interculturale.

Il Pignoletto Doc Spumante Brut di Cantina di Valsamoggia è un Metodo Charmat lungo, ottenuto grazie alla permanenza del vino base per circa un anno sulle sue fecce prima della successiva fase di imbottigliamento.

DiVini connubi d’arte

Ricordo di San Luca: il Pignoletto Brut di Cantina ValsamoggiaMi si passi, per questa volta, una similitudine artistica che a qualcuno potrebbe sembrare azzardata ma non a chi, come il sottoscritto, pensa che il calcio sia una forma di performatività a suo modo artistica, oltre che atletica ovviamente, modernista e contemporanea. Ecco quindi che l’accostamento del “Ricordo di San Luca” non posso far altro che materializzarlo, vista la mia non certa velata fede rosso-blu, con la danza elegante, fulminea e molto spesso realizzativa di quel grandissimo artista, che ha indossato anche i vessilli del Bologna Football Club 1909, chiamato Roberto Baggio!