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Festa della Donna 2024: sorprendila con 3 vini speciali

Festa della Donna 2024: sorprendila con 3 vini speciali

Per l’8 marzo, ecco tre idee eleganti per un brindisi memorabile: un super white di Cantina Valle Isarco, un rosé Valtenesi di Cantina Pasini San Giovanni e uno Champagne La Géande 7 Cépages Alexandre Bonnet

Se volete celebrare la Festa della Donna 2024 con un brindisi sofisticato e di carattere, vi suggeriamo 3 vini speciali da gustare in compagnia o da regalare a una donna: un Super white del Trentino Alto Adige, un Rosè del Garda Bresciano e, per gli amanti delle bollicine, uno Champagne della Côte des Bar.

Adamantis, il super white di Cantina Valle Isarco

Lo cantava anche Marylin Monroe, “Diamonds are the girls best friends”, i diamanti sono i migliori amici delle donne. Sicuramente, queste gemme hanno un significato che nella mitologia è potente: secondo la tradizione, il diamante è associato all’immagine di Venere e sono simbolo di virtù e onestà. Proprio come “Adamantis“, il super white di Cantina Valle Isarco, una cuvée di Sylvaner, Grüner Veltliner, Pinot Grigio e Kerner che vuole valorizzare le varietà che maggiormente rappresentano la viticoltura estrema ed eroica di una delle zone più vocate d’Europa per la produzione di vini bianchi.

«La nostra ricerca è stata quella di creare un vino che incarnasse l’eleganza e la freschezza del nostro territorio estremo», fa sapere Armin Gratl, direttore generale della cantina fondata nel 1961 da 24 famiglie e che oggi conta su 135 soci.

Ed è dalla selezione del migliore filare di ogni varietà di Sylvaner, Grüner Veltliner, Pinot Grigio e Kerner che nasce questa nuova cuvée: il Sylvaner dona eleganza e frutto, il Grüner Veltliner porta i suoi intriganti sentori speziati, il Pinot Grigio conferisce struttura e potenza, infine il Kerner mette in gioco la sua raffinata aromaticità, regalando, assieme, un ritratto autentico del territorio di montagna da cui nasce “Adamantis“.

Il risultato è di grande fascino al naso con la presenza di aromi tutt’altro che scontati, dove la pietra focaia si interseca a sentori di fiori bianchi, pesca, pepe bianco, incenso e una chiusura delicatamente agrumata e minerale. Al sorso, “Adamantis” è voluminoso, vibrante, con una tensione gustativa che fa intendere la grande longevità di questo vino, destinato a invecchiare fino a 10 anni. Prevalgono sensazioni di frutta matura e spezie, in un insieme minerale di grandissima classe. La produzione di Adamantis, annata 2020 (prima annata di rilascio) è limitata a 2mila bottiglie. Il prezzo al pubblico è di 98 euro. Info: www.kellerei-eisacktal.it

Lettera C 2021 Pasini San Giovanni, già Tre Bicchieri nella Guida Vini d’Italia

È un Valtènesi rosé decisamente “concettuale” quello proposto da Pasini San Giovanni, azienda agricola biologica di Raffa di Puegnago del Garda. “Lettera C 2021“, infatti, per la terza volta consecutiva si guadagna i Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso, a cui si aggiungono le 4 Viti Ais Vitae 2024, la Rosa Oro Viniplus 2024 e il premio Unique del Merano Wine Festival 2023.

Prodotto da vigne adulte di uva Groppello Gentile, vinificate in rosa e lungamente affinato in Clayver (piccoli contenitori in ceramica di forma ovale) con il suo corredo di fermentazione, ogni bottiglia di Lettera C 2021 è schermata da una calza anti luce in tessuto nero, utile a preservarne la delicata tonalità di colore e la finezza espressiva fino al momento del consumo.

«Esiste una categoria di danni sensoriali e visivi – spiega Paolo Pasini, titolare dell’azienda vitivinicola – che è propria dei vini bianchi e rosé, innescata dall’azione prolungata della luce e definita “gusto di luce”. La protezione dalle radiazioni luminose consente di escluderla in gran parte, di qui l’idea dei questa calza protettiva».

La ricerca e la sperimentazione applicate alla tradizione secolare del rosé di Valtènesi si intuiscono fin dal colore, luminoso con sfumature rosa tenue. Il naso è fresco e complesso al contempo, con note di zagara e pesca bianca, erbe aromatiche e un affascinante accento iodato. La bocca è vitale, essenziale e consistente, salda nel carattere su una tessitura estremamente leggera. Quasi timido al primo approccio, Lettera C 2021 di Pasini San Giovanni mostra un potenziale espressivo “inesplorato” che ne lascia intuire la capacità di elevarsi nel tempo. Prodotto in sole 2.080 bottiglie, ha un prezzo di vendita suggerito in enoteca al pubblico di 42 euro. Info: www.pasinisangiovanni.it

Champagne La Géande 7 Cépages, per chi ama le bollicine

La terza proposta per un’indimenticabile Festa della Donna 2024 è una pregiata cuveé della proprietà vitivinicola Alexandre Bonnet. Arriva dal confine della Côte des Bar, tra la Champagne e la Borgogna, emblema di un terroir unico, una terra di colline emerse durante il Giurassico che gli uomini, per secoli, hanno pazientemente lavorato per coltivarci la vite. La storia e il nome sono plurali, la sua fama singolare: “Les Riceys“. Attualmente si tratta del cru più ricercato della Côte des Bar, con 3 D.O.C. conferite per l’eccellenza dei suoi Pinot Nero: Champagne, Coteaux Champenois e Rosé des Riceys.

La Géande” è un caleidoscopio di texture e aromi. Pinot Nero, Chardonnay, Meunier, Blanc Vrai (Pinot Bianco), Buret (Pinot Grigio), Arbane e Petit Meslier sono i protagonisti di questo capolavoro di assemblaggio. Tra aromi di mela cotogna fresca, fico, albicocca, prugna e mandarino, degna di nota è la complessità floreale d’acacia, con mandorla fresca e spezie dolci. Opulento, potente e goloso, è elegante e minerale. Ottimo da giovane, si conserva per una ventina d’anni. L’abbinamento suggerito è il pesce e le carni bianche: Tataki di tonno, Branzino in crosta di sale, Faraona. Il prezzo suggerito per la bottiglia: a partire da 130 euro.

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Silvia Fissore

Milanese sotto la Mole, giornalista e pr. Nel 2007 sono entrata nel food come addetta stampa, col lancio di FoodLab, scuola di cucina torinese tra le prime a estendere l'impostazione professionale ai corsi amatoriali. Seguo l’ufficio stampa del Festival del Giornalismo Alimentare. Di Milano conservo la mente aperta e lo snobismo, a Torino devo la capacità di riflettere e ripartire da zero.

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