Allergia al nichel: cosa evitare e qual è la dieta da seguire

Come limitare i disturbi dovuti a un’ipersensibilità sempre più diffusa? Quali precauzioni prendere in cucina e a tavola? Quali sono i materiali e gli attrezzi da non usare?  

L’allergia al nichel è una delle intolleranze sempre più diffuse e difficili da contrastare in quanto questo metallo, in percentuali più o meno alte, è presente ovunque e non solo nei cibi. Le manifestazioni possono essere da contatto o causare malesseri di altro genere, dai disturbi gastrointestinali alle cefalee.  

Chi ha effettivamente accertato un’allergia sistemica al nichel (l’esame specifico si chiama patch test) non dovrà utilizzare determinati indumenti e cosmetici e, inoltre, dovrà porre attenzione a tavola e in cucina. Sicuramente andranno eliminati alcuni alimenti e bandite determinate pentole e attrezzi quotidiani.  

Come si manifesta l’allergia al nichel

Uno dei primi sintomi di una reazione allergica al nichel è la dermatite da contatto che si sviluppa quando la pelle entra in contatto con oggetti che contengano tale metallo (o sue leghe); si pensi a orologi, bracciali, accendini, cellulari, forbici, stoviglie, lattine o pentole, fino alle protesi dentarie.

Dal punto di vista alimentare, nei soggetti sensibili, ingerire cibi ad alto contenuto di nichel determina dolori addominali, gonfiore, mal di testa, dermatiti e arrossamento cutaneo. Nei casi più gravi, si può verificare anche sanguinamento gengivale.

Dieta per allergia al nichel: i cibi da evitare

L’alimentazione gioca un ruolo cardine per i soggetti che soffrono di intolleranza al nichel che, per evitare patologie, devono seguire una dieta appropriata eliminando i seguenti cibi ricchi di nichel:

  • Frutta secca, in particolare arachidi, mandorle e nocciole
  • Legumi: soprattutto lenticchie, piselli e ceci
  • Cacao e cioccolato
  • Pomodoro e concentrato di pomodoro
  • Cereali: avena, farina integrale, miglio e mais
  • Alcuni ortaggi come spinaci, cavolfiori, asparagi, cipolle
  • Pere, albicocche e prugne
  • Molluschi
  • Tutti i prodotti confezionati nella latta, come il tonno; in questi casi, preferire la confezione in vetro.

La sensibilità al nichel è differente a seconda dei soggetti; alcuni sono completamente intolleranti a qualsiasi alimento che lo contenga mentre altri presentano reazioni solo quando il loro organismo ne diventi “saturo”. A tal proposito, è consigliabile fare attenzione ad alcuni abbinamenti che possono incrementare ulteriormente l’accumulo di questo metallo, ad esempio:

  • Gallette di mais con burro di arachidi
  • Porridge di avena con cioccolato o cacao amaro
  • Zuppa di legumi con pomodoro
  • Cioccolato alle nocciole
  • Insalatona con mais, cipolle, pomodorini e tonno.

Cibi senza nichel

I prodotti che si posono mangiare senza problemi sono:

  • Verdure: melanzane, peperoni, zucchine, cetrioli, finocchi, barbabietole, radicchio, indivia, valeriana
  • Frutta: agrumi, fragole, uva, anguria e melone, pesche, banane
  • Latte e latticini
  • Farina 00
  • Riso
  • Carne di qualunque tipo
  • Pesce tranne i molluschi e la platessa
  • Lievito di birra.

Precauzioni da prendere in cucina

Le persone che hanno questo disagio devono anche assumere precise abitudini nella preparazione degli alimenti. In cucina, ad esempio, è preferibile utilizzare pentole in vetro, pirex, alluminio, ceramica non smaltata o teflon. Se si usa acqua del rubinetto, sarebbe meglio farla scorrere per qualche minuto al fine di eliminare eventuali tracce di nichel presente nelle tubature.

Cucina senza nichel: qualche idea per piatti “giusti”

La dietoterapia è un efficace trattamento desensibilizzante ma secondo alcuni obbliga a rinunciare a tanti piatti e ad avere una dieta “povera”. In realtà, non è così perchè è sufficiente utilizzare un po’ di creatività e seguire qualche consiglio per una cucina nichel-free che sia anche saporita e soddisfacente.  

Un esempio è il classico porridge con i fiocchi di avena che può essere preparato con i fiocchi di riso o di quinoa. I corn flakes di mais da colazione, possono essere sostituiti con quelli di quinoa, di grano saraceno o amaranto. Le gallette di farro con avocado, invece, possono rappresentare uno spuntino sano ed equivalente alle classiche gallette di mais con burro di frutta secca.

Un altro consiglio è preparare autonomamente pane, piadine o dolci senza nichel impiegando farine alternative come la farina di quinoa, di cocco, di grano saraceno o di farro.