Il cibo è sempre protagonista assoluto. Rappresenta un potente fattore di identità culturale, in grado di descrivere i luoghi nella loro totalità attraverso storie, tradizioni, economia e modelli di produzione agricola.

Un cooking show durante l’evento (Foto © Pamela Mussio).
A Bergamo dal 16 al 18 febbraio si è tenuta la quarta edizione della Fiera dei territori, il salone dedicato al pubblico e agli operatori di Agritravel & Slow Travel Expo. Tra gli espositori, numerose Proloco, associazioni di promozione del territorio, produttori locali e rappresentanze estere con i costumi tradizionali.
Agri & Slow Travel Expo 2018: il cibo
L’offerta gastronomica dell’evento è stata varia, con tante degustazioni presso gli stand e i cooking show tenuti da associazioni e alcune food blogger presenti. Interessanti le occasioni di intrattenimento tematico, dalla pasta con le sarde alla polenta taragna e ai formaggi veg, dall’approfondimento sulla cucina macrobiotica e senza glutine fino all’intervento dello chef Matteo Girardi che ha rivisitato i piatti tipici secondo ricette alternative a base di insetti commestibili.
Data la vocazione di network del salone, ogni stand ha offerto la possibilità di degustare prodotti gastronomici e scoprire le bellezze del territorio di provenienza. Alcuni esempi sono state le Pantofole siciliane a base di pasta frolla e mandorle, l’olio extravergine di oliva biologico del Garda, i bianchetti e le acciughe condite in varia maniera, il frico dal Friuli Venezia Giulia, il maiale dalla Baviera.

Agri & Slow Travel Expo 2018: la nostra visita (Foto © Pamela Mussio).
Le tematiche affrontate
La manifestazione è stata studiata in modo da risultare interessante sia per la costruzione di reti B2B (Business to Business) sia B2C (Business to Consumer), grazie alla possibilità di partecipare a workshop e convegni su tematiche specifiche come la green economy e il turismo slow, ovvero di assistere a cooking show e dimostrazioni in diretta degli artigiani presenti.
Per celebrare l’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile 2018, inoltre, i padiglioni sono stati suddivisi tra cibo e agricoltura, turismo lento, ambiente e territori, turismo accessibile, turismo e sostenibilità e internazionalizzazione. Tutto è stato finalizzato alla costruzione di un concetto di marketing del territorio che vada oltre il turismo mordi e fuggi per esaltare, invece, gli itinerari culturali ed enogastronomici tipici dello slow travel.
Non è mancato anche l’intrattenimento con un dj set di musica country nel padiglione dedicato e con le danze dei Senorial Illimani della Bolivia.
Il salone, ad accesso gratuito, ha osservato orario continuato per gli operatori del settore nei primi due giorni, dedicando al pubblico di appassionati il pomeriggio e l’intera giornata di domenica.
Una bella occasione per Bergamo dove l’area fiera è facilmente raggiungibile dalla stazione con i mezzi pubblici ed è munita di ampio parcheggio a pagamento.
Per l’elenco dettagliato degli espositori: www.agritravelexpo.it