Turismo
Il Turismo enogastronomico permette di percepire la storia e l’anima di un luogo: una nuova modalità di viaggio per apprezzare i territori ma anche per immergersi nella loro cultura, approfondendo sapori e tradizioni locali.
Visitare, Conoscere, Assaggiare, Condividere: se il viaggio è tutto questo, cibo e il vino ne sono un amplificatore.
Negli ultimi anni, il turismo enogastronomico in Italia e nel mondo è diventato un segmento importante delle economie internazionali. Si stima, infatti, che il 53% delle persone che viaggia è appassionata di cibo e vino e, solo in Europa, sono 600mila le vacanze all’insegna dell’enogastronomia, con oltre 20 milioni di viaggi.
Non sono aumentati soltanto i numeri ma sono mutati anche i comportamenti dei viaggiatori che vogliono degustare i prodotti tipici locali ma anche rendersi partecipi di un turismo esperienziale, spesso con itinerari e appuntamenti “tailor made” che seguano le proprie condizioni ed interessi.
Qual è l’entità del turismo enogastronomico in Italia?
Fattorie didattiche, visite in cantina oppure in aziende produttrici di alimenti, degustazioni di cibo di strada, cene in ristoranti particolari, corsi di cucina e tante altre iniziative fanno parte di pacchetti in cui il turista può divertirsi e arricchire il proprio bagaglio culturale, magari riportando a casa la conoscenza di nuovi piatti e preparazioni etniche.
Dal Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2020, il 69% degli intervistati ha dichiarato che le proposte enogastronomiche di una destinazione sono state uno stimolo per il viaggio.
Dove fare turismo enogastronomico
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