Una serie di seminari esclusivi per raccontare un vitigno d’eccellenza e celebrare i dieci anni della denominazione. La narrativa collettiva di un territorio e di un vino, fiore all’occhiello dell’Associazione Produttori del Nizza
Quando il vino rappresenta l’essenza del terroir: il Nizza DOCG non è solo una denominazione ma un concentrato di storia, cultura, tradizione e identità di un territorio splendido come quello di Nizza Monferrato. Un’eccellenza enologica italiana, il vitigno piemontese per tradizione, capace di sedurre e conquistare con tutte le sue sfumature, fra nitidezza del frutto e versatilità.
Tutto il gusto del Barbera, coltivato sì in tutta la regione ma che, solo qui, raggiunge punte di eccellenza, nel cuore del territorio del Barbera d’Asti.
«Un nome, il Nizza, che si è saputo imporre per la qualità» ha sottolineato Massimo Billetto, grande esperto di vini e docente della Fondazione Italiana Sommelier di Roma, che ha guidato la prima tappa di “Forum Nizza in tour“, la serie di masterclass itineranti volute dall’Associazione Produttori del Nizza.
Forum Nizza in tour: a Roma la prima tappa
Alla presenza del Presidente Stefano Chiarlo e dei vicepresidenti Giovanni Bertolino e Daniele Chiappone, sono state illustrate tutte le tipicità di un grande vino come il Nizza DOCG, attraverso la degustazione di otto aziende del territorio.
Un racconto corale di produttori orgogliosi del proprio patrimonio, impegnati a valorizzare al meglio le potenzialità di questo straordinario vitigno e del suo territorio d’origine.
Nizza: la DOCG che condensa il concetto di terroir
Un traguardo importante quello del 2024 per l’Associazione Produttori del Nizza: dieci anni dalla nascita della denominazione che ha raggiunto più di un milione di bottiglie prodotte nei 18 comuni dell’area, raggiungendo ben 40 Paesi nel mondo.
Per celebrarne l’anniversario, è nata l’iniziativa “Forum Nizza in Tour“, otto seminari incentrati sulla denominazione piemontese che toccheranno diverse città italiane, in collaborazione con le principali associazioni di sommellerie come AIS, ONAV, FIS e Bibenda.
Ogni incontro approfondirà la conoscenza del Nizza DOCG attraverso due prospettive: le varie sfumature, colte attraverso vini della stessa annata ma di terroir diversi, e l’analisi della sua evoluzione nel tempo.
«Questo ciclo di masterclass è stato pensato per esaltare una delle denominazioni più affascinanti e storiche del nostro panorama vitivinicolo – afferma Stefano Chiarlo, Presidente dell’Associazione Produttori del Nizza – mirando a coinvolgere professionisti e sommelier. Il nostro desiderio è che questi operatori si appassionino al Nizza DOCG e ne diventino ambasciatori, illustrando con competenza la nostra denominazione e il suo variegato territorio»
L’essenza del terroir: il volto di una DOCG dalle mille sfumature
Cos’abbia il Nizza DOCG (ne avevamo parlato qui) che conquista intenditori e appassionati è presto detto: il terroir e la sua personalità unica e inconfondibile.
La varietà Barbera, qui esprime al meglio il suo potenziale, regalando al vino intensi profumi di frutta rossa e note speziate, accompagnati da una freschezza vibrante e da una struttura robusta e armoniosa.
Grazie a un affinamento in legno, sempre più adeguato e sapientemente dosato, il Nizza DOCG raggiunge la sua massima espressione, affinando la complessità aromatica e la morbidezza dei tannini, donando al palato un’esperienza sensoriale veramente indimenticabile.
Sinonimo di eleganza, complessità e raffinatezza, la denominazione è prodotta esclusivamente nelle zone collinari dei 18 comuni intorno a Nizza Monferrato: qui, il vitigno Barbera esprime al meglio le sue caratteristiche di freschezza e acidità, tali da garantirne l’estrema longevità, la piacevolezza del frutto e la straordinaria complessità aromatica.
Un vino che definisce il territorio e il suo paesaggio, la cultura e il patrimonio dei produttori locali, una porta d’ingresso privilegiata per esplorare il mondo del Nizza DOCG in tutte le sue sfaccettature.
«Il Nizza è nato perché è un territorio con più storicità e vocazione per il vino Barbera – continua il Presidente Stefano Chiarlo – perché ha un terroir molto particolare ed è soprattutto un progetto che nasce proprio dai vignaioli, per identificare un territorio ma anche la tipologia di un vino così diverso»
Nuovi orizzonti per il Nizza DOCG verso una qualità sempre più alta
Con oltre 170 etichette, tra Nizza, Riserva e la menzione Vigna, la denominazione è l’unica in Piemonte ad aver avuto negli anni una crescita costante, più del 25% nello scorso anno e, nei primi due mesi del 2024, un ulteriore aumento del 20%. Un vero e proprio risultato di merito, senza precedenti nel panorama delle DOC e DOCG nazionali.
Merito del severo disciplinare che ne regola piano colturale ed enologico ma anche del lavoro corale dei produttori dell’Associazione, nata nel 2022 con l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’eccellenza della denominazione.
Tutti i 100 soci si sono, infatti, dotati di un codice di autoregolamentazione ancora più severo, per il raggiungimento di uno standard qualitativo ancor più elevato, come le degustazioni periodiche “alla cieca” effettuate direttamente dagli associati, per accertarne difetti e qualità.
Gli obiettivi futuri dell’Associazione Produttori del Nizza
Prossimo obiettivo, l’ambizioso progetto di zonazione, per arricchire ulteriormente il valore e il riconoscimento del Nizza DOCG attraverso l’introduzione delle Menzioni Geografiche Aggiuntive.
“Questo è un altro fondamentale passo di un cammino che continuerà a portare in alto il nome del Nizza nel mondo del vino” conclude il Presidente Chiarlo.
Per maggiori informazioni: Associazione Produttori del Nizza – www.ilnizza.net
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