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La Farra: la storia dei fratelli Nardi e del loro Prosecco d’altura

La Farra: la storia del Prosecco d'altura dei fratelli Nardi
Da sn, Innocente, Adamaria e Guido Nardi (Foto © Ufficio stampa).

Nel cuore del Conegliano Valdobbiadene, i fratelli Nardi producono vini di qualità, frutto di selezione delle uve e di tecniche moderne. Un progetto vitivinicolo ed enoturistico costruito su esperienza, intraprendenza e con l’eroismo necessario a coltivare appezzamenti spesso impervi

Tra le dolci colline del Conegliano Valdobbiadene, lungo la Strada del Prosecco, l’azienda vitivinicola La Farra racconta di una storia di famiglia fatta di passione e competenza, viticoltura eroica e chiara visione del futuro.

Una panoramica del territorio: al centro, Cantina La Farra (Foto © Ufficio stampa).

Cantina La Farra: Prosecco d’altura in un paesaggio unico

Siamo a Farra di Soligo (TV), nell’area di produzione del Conegliano Valdobbiadene Docg e del Prosecco Superiore dove le condizioni pedoclimatiche, la pendenza dei terreni e i terrazzamenti creati dall’uomo nel corso dei secoli, crearno un paesaggio unico e conferiscono ai vini delle peculiari caratteristiche organolettiche. Proprio in questo contesto, nell’azienda agricola dei nonni e dei genitori, sono cresciuti i fratelli Adamaria, Innocente e Guido Nardi condividendo l’amore per la terra e per il vino.

«La vita nella nostra famiglia – raccontano i fratelli Nardi – si è sempre svolta in simbiosi con i vigneti, condividendo sin da piccoli le sfide e le gioie che la viticoltura comporta. Molti sono i ricordi affettuosi che ci legano, come il rituale della vendemmia, i pranzi tra le vigne, o il dolce sapore dei grappoli sotto il sole che hanno segnato le nostre giornate. I vigneti, per noi, sono sempre stati un rifugio sereno, un luogo dove le preoccupazioni scolastiche si dissolvevano e dove la bellezza del paesaggio si univa al frutto tangibile dell’impegno dei nostri genitori».

La Farra, un nome dalle radici longobarde

Il nome “Farra” evoca un passato lontano, quando nella zona si insediarono i Longobardi. Nella loro lingua, le “Fare” erano comunità basate su legami di parentela che si stabilivano in un’area e la proteggevano da eventuali infiltrazioni nemiche. La “Fara” di Soligo era una di queste comunità nata lungo il fiume Soligo e che ha lasciato un segno indelebile nella toponomastica e nella storia del luogo. Per tale ragione, il nome di uno dei 15 comuni del Valdobbiadene, è diventato il marchio di un’azienda virtuosa che vuole valorizzare il territorio attraverso una vitivinicoltura sostenibile e rispettosa del contesto naturale.

La svolta del 1997: La Farra inizia a imbottigliare le proprie uve

Già nel 1992, pur continuando a conferire le uve a terzi come soci di una cooperativa, il padre Gian Domenico Nardi aveva avviato un processo di riconversione delle vigne, adottando tecniche colturali che privilegiassero una maggiore qualità dei grappoli. Un assist importante che favorì, nel 1997, un’ulteriore svolta grazie all’intraprendenza dei fratelli Adamaria, Innocente e Guido che intanto avevano assunto le redini aziendali. Quando Innocente terminò la Scuola Enologica di Conegliano, frequentata anche da Guido, decisero di trasformare e imbottigliare direttamente il frutto del proprio lavoro dando vita a un brand diventato sinonimo di un Prosecco dal pregiato taglio artigianale che oggi ammalia i palati internazionali.

L’impegno iniziale fu di bonificare ulteriormente i terreni di famiglia, all’epoca di solo 7 ettari, e acquistarne altri (oggi sono arrivati a 25) ma con la logica del “passo dopo passo” per cogliere tutte le opportunità che il tempo e l’esperienza mettevano a disposizione.

Attualmente, La Farra è certificata SQNPI e aderisce al Protocollo viticolo del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG. Come realtà medio-piccola produce 700.000 bottiglie l’anno che vende – attraverso distributori e non agenti – prevalentemente all’estero, in particolare in Europa, Stati Uniti, Giappone e Australia.

Un Prosecco d’altura in cui si “legge” il territorio

Ciò che caratterizza Cantina La Farra è l’impegno continuo nel preservare, valorizzare e tramandare l’identità del territorio, riflettendo anima e bellezza di Colline che sono diventate celebri. I 25 ettari di vigneti aziendali, dai 300 ai 500 metri sul livello del mare, sono dislocati tra Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Follina e San Pietro di Feletto.

Molti appezzamenti, impervi e con pendenze fino al 50%, rendono difficile la cura delle vigne e la stessa vendemmia. Per questo motivo la raccolta è manuale ma da questa viticoltura eroica – e dalla generosità della Natura – nascono uve eccezionali. Il microclima più fresco e ventilato dovuto all’altitudine, favorisce una maturazione più lenta e uniforme della Glera, il vitigno principale utilizzato per il Prosecco, mentre i terreni ricchi di minerali e ben drenati trasmettono ai vini una struttura e una profondità particolari e dai tipici profumi.

«Il fascino maggiore di questa meravigliosa terra – raccontano i fratelli Nardi – è proprio rappresentato dalla passione e dedizione con cui gli uomini e le donne lavorano ogni minimo spazio delle pendici collinari esposte al sole, anche quelle in cui solo reggersi in piedi è difficile, che ha portato a far conoscere ed apprezzare l’eccellenza del Prosecco Superiore DOCG di Conegliano Valdobbiadene in tutto il mondo».

Foto © Facebook

Sostenibilità e rispetto del territorio

Sostenibilità ambientale e rispetto della morfologia del paesaggio sono le linee guida su cui si snoda la filosofia aziendale: Adamaria, Innocente e Guido Nardi seguono ogni fase della produzione, dalla coltivazione alla vendemmia e all’imbottigliamento, garantendo la massima qualità e ottenendo Prosecco eleganti e autentici che si distinguono per la freschezza, l’elevata acidità e le note aromatiche più complesse rispetto al Prosecco prodotto in pianura.

«Siamo convinti che per ottenere vini di eccellenza sia indispensabile preservare e mantenere inalterate le caratteristiche delle uve prodotte nelle vigne. – dicono i Nardi – Per questo valorizziamo il più possibile la naturale vocazione dell’area del Conegliano Valdobbiadene DOCG alla produzione di uve e vini di particolare eleganza, fragranza e freschezza. A tal fine risulta fondamentale il saper fare tramandato di generazione in generazione, unito alla formazione e all’uso delle migliori tecnologie enologiche, quali un moderno impianto di controllo delle temperature nella fase di vinificazione e stoccaggio dei vini base, un moderno sistema di presa di spuma naturale in autoclave, un impianto di imbottigliamento isobarico completamente automatizzato, nonché l’impiego delle più aggiornate conoscenze enologiche. Sono questi elementi che ci consentono di mantenere intatte le suggestioni che la natura instilla negli acini d’uva che coltiviamo», spiegano i tre “fratelli del Prosecco”.

Il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg targato “La Farra”

Il cuore della produzione è il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg che viene declinato in varie tipologie. Le 4000 bottiglie di “Millesimato Rive di Farra di Soligo”, nelle versioni Extra Dry, Brut e Frizzante sono ottenute esclusivamente con le migliori uve di Riva dei Nardi, il cru più rappresentativo dell’artigianalità dell’azienda e della volontà di rispecchiare le tradizioni antiche.

I vigneti di Riva dei Nardi (Foto © Ufficio stampa).

Nel calice ritroviamo dei vini profumati e di grande raffinatezza che corteggiano il naso con i profumi di pesca, mela e agrumi che ritornano anche nel sorso, insieme a fragranza e dosata sapidità.

Millesimato Brut – Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg (Foto © Enzo Radunanza).

Interessante anche il “Sui Lieviti Brut Nature”, un rifermentato in bottiglia in bottiglia senza sboccatura e ricavato dalle uve di viti trentennali. Con questa “perla”, i Nardi hanno voluto tornare alle origini della storia del Prosecco, quello conosciuto all’epoca dei loro nonni e dei loro genitori. Nella sua gradevolezza e longevità (consigliano di servirlo dopo tre anni), il “Sui Lieviti Brut Nature” si caratterizza per la complessità gusto-olfattiva e il finale piacevolmente amarognolo.

Sui Lieviti Brut Nature – Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg (Foto © Enzo Radunanza).

Non solo Valdobbiadene Prosecco

Alcuni vigneti si trovano ai piedi delle colline, nell’area pianeggiante di produzione del Prosecco Doc Treviso. L’appellativo “Treviso” attesta che le uve provengono soltanto dai vigneti coltivati all’interno della provincia di Treviso. Completa la produzione de La Farra, anche una limitata quantità di Pinot Grigio delle Venezie Doc, con uve provenienti da alcuni vecchi vigneti già coltivati dai nonni e zii dei fratelli Nardi.

Un progetto enoturistico che unisce vino, storia e tradizioni

La gestione dell’azienda è ben divisa tra i fratelli Nardi. Se Innocente si dedica principalmente alla gestione dei vigneti e agli aspetti amministrativi, Guido è preposto alla supervisione della cantina mentre Adamaria gestisce la parte commerciale e quella dell’ospitalità. Dal 2023, infatti, è partito il progetto enoturistico “La Farra” che fa scoprire al pubblico i vari vigneti situati sulle colline fino a giungere al Belvedere La Farra, un casolare suggestivo immerso tra i filari eroici di famiglia.

La terrazza del Belvedere La Farra (Foto © Ufficio stampa).

Un percorso di circa 3 km e percorribile in 50 minuti a piedi, dalla doppia valenza enoica e culturale, per far conoscere ai turisti storia e tradizioni di queste colline, oltre a far degustare le propre etichette. All’interno del casolare è stata allestita anche una biblioteca con i libri di Andrea Zanzotto e di altri scrittori locali, tutti a disposizione dei visitatori.

Degustazioni, visite in cantina e nei vigneti fanno parte della proposta enoturistica (Foto © Ufficio stampa).

«Il progetto di recupero del Casolare nasce dalla nostra esigenza di condividere con gli altri un angolo di mondo che abbiamo sempre vissuto con grande intensità. – racconta Adamaria Nardi. – Il vino che qui prende vita è da noi interpretato come un frammento di un cosmo più vasto, intrinsecamente intrecciato con l’essenza stessa di questo territorio di cui il Casolare è simbolo e ambasciatore al tempo stesso. Con il progetto enoturistico, quindi, condividiamo sia il vino che le sfide e le peculiarità di questo territorio unico al mondo: la ripidità delle colline, i suoni distintivi, il microclima unico, tutti elementi che si fondono in un mosaico irripetibile».

LA FARRA s.s. Soc. Agr.
Via S. Francesco, 44 – Farra di Soligo (TV) Italia
www.lafarra.it

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Enzo Radunanza

Giornalista e addetto stampa, mi occupo di enogastronomia dal 2010. Nel 2019 sono stato nominato "Ambasciatore dei vini dell’Emilia Romagna" per la mia costante attività divulgativa. Inoltre, sono copywriter e digital media marketer per varie realtà. Per tutti sono anche "Il Cronista d'assaggio".

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