Gusto ed eleganza si incontrano nel rooftop dell’Hotel Orazio Palace, tra i tetti del quartiere Prati: un rifugio gourmet dalla colazione al dopocena, che unisce cibo, lifestyle e un affaccio privilegiato sulla bellezza della Capitale
La ristorazione romana ha sempre saputo reinventarsi, esplorando nuove formule che valorizzino il patrimonio culinario locale attraverso approcci contemporanei.
Negli ultimi anni, però, una nuova tendenza ha conquistato la Capitale: l’alta cucina che si eleva, letteralmente, sopra il caos urbano, regalando prospettive inedite sulla “grande bellezza” di Roma. Le terrazze panoramiche sono diventate così il palcoscenico privilegiato di esperienze che uniscono piacere del palato e magia visiva.
Tra scenografia e sostanza, però, non tutti i locali riescono a trasformare quella vista in un valore aggiunto, capace di dialogare con il piatto. Qui sta la differenza: Ozio Restaurant, il rooftop dell’elegante Hotel Orazio Palace, costruisce attorno a quell’orizzonte un racconto gastronomico e umano, dove ogni dettaglio, dal menu al servizio, ha la stessa cura di un’opera d’autore.

Ozio restaurant: l’ospitalità come arte
La cupola di San Pietro all’orizzonte, i tetti che raccontano secoli di storia e i tramonti dorati su Castel Sant’Angelo: questo è lo scenario che regala lo skybar Ozio Restaurant Roma, a pochi passi da Via Cola di Rienzo. Un all day long nel cuore del quartiere Prati, intimo ed elegante, aperto 365 giorni l’anno.
Anima e mente del locale è Paolo De Angelis, volto noto della ristorazione capitolina: dal Moma ad Achilli al Parlamento fino a La Zanzara, la sua storia parla di esperienza e di passione per l’eccellenza. In Ozio ha riversato la sua visione: un salotto del gusto, luogo d’incontro e attenzione per l’ospite.
Non è raro, infatti, che si fermi ai tavoli a raccontare un vino o un aneddoto, con quella capacità rara di mettere chiunque a proprio agio, affiancato dalla figlia Chiara e da uno staff giovane e competente.
Un ponte ideale che si trasforma in un “racconto culinario con vista” che unisce la creatività ai fornelli dell’executive chef Salvatore Testagrossa all’arte dell’ospitalità di Paolo De Angelis.
Equilibrio e identità nella cucina di Salvatore Testagrossa
Romano con radici siciliane, musicista diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia, lo chef Salvatore Testagrossa ha intrapreso giovanissimo la strada della ristorazione, lavorando tra Londra e indirizzi di spicco della Capitale, come Baccano e La Zanzara.
La sua tecnica è precisa ma mai ostentata, con sovrapposizioni di sapori che comunque rispettano l’identità delle materie prime e il ritmo delle stagioni, in un percorso che è al tempo stesso estetico e di gusto.
Il menu: un racconto in più atti
Alla carta o nei due percorsi degustazione — Accidia (mare) e Lussuria (terra) — emerge la filosofia dello chef: coerenza e capacità di costruire un crescendo di sapori.
L’incipit ideale è la Caprese Contemporanea, un piatto che supera il concetto di “variazione” per diventare un esercizio cromatico e gustativo. L’utilizzo di quattro varietà di pomodoro (corno delle Ande, datterino mango, ciliegino bon bon e gourmansun) crea un equilibrio di dolcezza e consistenze. La mousse di mozzarella di bufala sostituisce la tradizionale fetta solida, mentre l’olio al basilico, ottenuto da quattro cultivar diverse, aggiunge complessità aromatica senza coprire i sapori primari.

Nella Tartare di gamberi, l’essenzialità si trasforma in eleganza: la dolcezza del crostaceo incontra il crumble di pomodorini confit, mentre la crema di mandorle alla bisque e quella di olive verdi di Nocellara completano il profilo gustativo con note salmastre e vegetali. Un piatto che parla di Mediterraneo con precisione sartoriale, senza cadere nella prevedibilità.
Primi e secondi piatti, tra tecnica e personalità
Tra i primi, lo Spaghettoro allo “scoglio che non c’è” ricrea un grande classico di mare con estrazioni separate e poi ricomposte di scampi, gamberi, triglie e gallinelle. La pasta di Verrigni fa la differenza in un piatto dove la tecnica è al servizio del gusto, non viceversa.

Altrettanto raffinato è Le Virtù – patate, cozze e calamari: una pasta mista che gioca tra la sapidità marina e le note morbide della fonduta di parmigiano e provola, e sedano in osmosi a dare freschezza.
Tra i secondi, l’Ombrina al curry sposa un’impeccabile cottura, sedano in diverse consistenze, cipollotto alla brace e polvere di lampone, per un incontro perfetto tra dolcezza, acidità e speziatura.
Nei dessert, memorie di famiglia e creatività
In chiusura, il Marit’Ozio è il dolce che accoglie e coccola, una comfort zone sofficissima, grazie al milk roux: proposto con mousse di fragola e gelato fiordilatte, nella versione con crema pasticcera si fa puro ricordo d’infanzia.
Decisamente più concettuale, invece, la Millefoglie di pane trasforma il recupero in alta pasticceria. Sottili lamelle di pane raffermo, rese croccanti da una bagna al burro di panna piemontese e rosmarino, sostituiscono la sfoglia tradizionale e racchiudono crema chantilly e salsa al caramello salato. La polvere di cioccolato completa un dessert che sorprende per leggerezza ed eleganza.

Champagne, grandi vini e mixology d’autore
La selezione di vini e distillati del rooftop Ozio Restaurant porta la firma inconfondibile di Paolo De Angelis, che qui esprime appieno la sua lunga esperienza nella sommellerie. L’attenzione particolare per lo Champagne è presente con oltre cento etichette che spaziano dai piccoli Vigneron alle maison storiche.
Non mancano i grandi nomi del panorama enologico italiano, affiancati da vignaioli indipendenti: ogni proposta è pensata, insomma, per abbinamenti mirati, capaci di raccontare terroir e personalità.
A completare l’offerta, i cocktail equilibrati e riconoscibili, che non rubano la scena al cibo ma ne diventano complice naturale. Una proposta che si arricchisce di una selezione di oltre settanta gin provenienti da tutto il mondo, a conferma che qui il bere bene non è accessorio, ma parte integrante della filosofia del locale.
OZIO RESTAURANT
Via Orazio 21 – Roma
www.oziorestaurant.it