Degustazioni in sicurezza, passeggiate in vigna, target profilati: le alternative non mancano per chi ama il turismo enologico e vuole ripartire tra vigne e calici colmi del nettare di Bacco

Cantina e vigneti come luoghi da vivere: è questa la nuova frontiera del vino che riparte in “sicurezza” dopo mesi di chiusura al pubblico, offrendo degustazioni, passeggiate guidate tra i filari, visite itineranti. Una modalità piacevole per esorcizzare il lockdown e guardare al futuro con ottimismo, assaporando un ritorno alla normalità che – nel caso del vino – diventa un’autentica esperienza sensoriale, appagando gli appassionati di turismo enologico.
Turismo enologico: qualche idea da valutare
Tra le realtà che si apprestano ad accogliere neofiti ed enoturisti, due Cantine – diverse per logistica e offerta – meritano una visita, essendo fortemente radicate sul territorio: Montezovo di Caprino Veronese (VR) e Bulichella di Suvereto (LI).
Montezovo: tutte le esperienze da vivere

Monte Zovo, azienda di Caprino Veronese (Vr), dove la famiglia Cottini possiede da generazioni l’omonima tenuta (73 ettari, di cui 55 vitati), offre sei degustazioni, inclusive di merende con prodotti a km0.
«A partire da una precisa attività di profilazione del target – spiega Mattia Cottini, titolare dell’azienda – abbiamo strutturato l’esperienza migliore per ogni tipologia di ospite, dagli appassionati ai veri intenditori».
Full immersion nella natura per Vigneto, che alla passeggiata in vigna fa seguire la degustazione di tre vini Bio Monte Zovo; con La Terra si andrà alla scoperta dei luoghi dove nascono i vini Monte Zovo (questo percorso innovativo è valso all’azienda il prestigioso Premio Best of Wine Tourism 2020); La Terrazza punta su cinque vini in abbinamento a stuzzichini; La Cantina propone una degustazione guidata di sei vini accompagnata da prodotti locali (formaggi, salumi).
Due verticali Monte Zovo sui Grandi Rossi
Per gli intenditori, Monte Zovo offre due verticali sui Grandi Rossi: Calinverno – vino di grande spessore frutto di una vendemmia tardiva – e Amarone (affinamento in barrique e tonneau di 18 mesi).
Oltre a rispettare le misure definite dall’Inail, la struttura e i servizi hanno adottato anche le linee guida per le degustazioni e visite del Protocollo Cantine Covid del Movimento Turismo del Vino.
Per garantire il massimo rispetto delle norme, è obbligatoria la prenotazione online dal sito web dell’azienda.
Bulichella: in Val Cornia tra degustazioni e natura
In Val Cornia, estremo lembo meridionale della provincia di Livorno, dove le colline vitate intersecano il Mar Tirreno, Bulichella, tenuta agricola della famiglia Miyakawa, organizza degustazioni “sicure” a partire dal 15 giugno.
Luogo prescelto è la terrazza panoramica, che consente di riunire piccoli gruppi all’aperto, così come i vigneti; protagonisti i vini biologici e Extravergine Bio IGP della tenuta.

Bulichella è stata tra le prime aziende della Toscana a scegliere il regime biologico (1983) e tutti i suoi prodotti godono della Certificazione Biologica ICEA – voluta dalla famiglia Miyakawa per valorizzare al meglio l’identità del territorio.
Arricchita di preziose informazioni sulla scelta dell’agricoltura biologica, l’esperienza prosegue con la visita della cantina (rinnovata di recente) e della barricaia.
Quattro le tipologie di degustazione: Base (Tuscanio Bianco, Sol Sera Rosato e Rubino, pane e Olio Evo Bulichella), Completa (Tuscanio Bianco, Sol Sera Rosato, Rubino e un top wine, pane e Olio Evo Bulichella), Top (Tuscanio Bianco, Sol Sera Rosato, Rubino e due top wine, pane e Olio Evo Bulichella) e Visita e degustazione (Tuscanio Bianco, Sol Sera Rosato, Rubino e un top wine, prosciutto, salame e formaggio, pane e Olio Evo Bulichella).
Prenotazione obbligatoria: Tel. +39 0565 829892, www.bulichella.it, info@bulichella.it.
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