La famosa azienda umbra, tra i simboli del vino italiano nel mondo, taglia il traguardo del mezzo secolo di vita: una lunga storia di eccellenza che sarà celebrata a ottobre, con l’uscita di una preziosa etichetta celebrativa
Mezzo secolo di attività è un traguardo importante, il frutto di un lavoro portato avanti con passione e tenacia; il raggiungimento di una meta che porta a guardare avanti, senza dimenticare mai gli sforzi ottenuti per tagliare il nastro di un compleanno che pochi possono permettersi.
Arnaldo Caprai compie 50 anni: storia della cantina
Il Sagrantino di Montefalco fa rima con la Cantina Arnaldo Caprai. È un dato di fatto sin dal 1971, anno in cui l’imprenditore tessile Arnaldo Caprai acquistò la tenuta Val di Maggio e 3 ettari di vigneto: la valorizzazione del territorio, culla unica del Sagrantino, la sua tradizione e il recupero in chiave moderna di una grande ricchezza che cresce a Montefalco da più di 400 anni, hanno portato ai 170 ettari attuali, ad una storia di eccellenza, vanto di quel Made in Italy famoso nel mondo.
L’azienda agricola umbra, oggi guidata da Marco Caprai, il figlio di Arnaldo, è interprete di un territorio e di una regione, l’Umbria, dove fare impresa, all’epoca, era praticamente impensabile.
«Cinquant’anni fa – racconta Marco Caprai – era il momento in cui finiva la mezzadria e si assisteva allo spopolamento delle campagne: era l’epoca in cui si stava per assistere alla grande crisi dell’agricoltura. In questo senso mio padre aveva capito che questa crisi poteva essere risolta trasformando l’agricoltura sempre più in un’impresa. Recuperare il Sagrantino legandolo al territorio e alla capacità di fare impresa credo sia stata un’intuizione straordinaria: abbiamo avuto la visione di un percorso che oggi possiamo dire ci ha portato anche oltre i risultati che sognavamo».
Montefalco Rosso: il primo vino di Caprai prodotto nel 1973
Nel 1973 vede la luce il primo vino simbolo della cantina, il Montefalco Rosso, da uve Sangiovese, Sagrantino e Merlot e, contemporaneamente, viene avviato l’impianto del vigneto di Sagrantino più vasto del territorio; nel 1977, arriva l’importante riconoscimento della Doc da parte del Ministero dell’Agricoltura per il Sagrantino di Montefalco, il Rosso di Montefalco e il Sagrantino Passito.
Ma è con il Collepiano, il vino simbolo dell’azienda, che arriva il primo vino prodotto al 100% da Sagrantino: seguirà il primo impianto ad alta densità di ceppi e l’esportazione di questo vino negli Stati Uniti. Un successo dietro l’altro che culminerà, nel 1992, al riconoscimento della Docg per il Montefalco Sagrantino e la Doc per il Montefalco Bianco e il Montefalco Rosso Riserva.
«Il Sagrantino – prosegue Caprai – 50 anni fa era poco più che una produzione famigliare, di modestissime quantità. Era però ancora vivo nelle persone il ricordo di Montefalco come territorio vitivinicolo di qualità superiore, tanto che durante l’epoca fascista Montefalco era considerata il centro enologico più importante della regione. Il dopoguerra e il problema della fine della mezzadria nonché dello spopolamento delle campagne avevano poi fatto precipitare l’attività enologica in una crisi grave. La percezione del Sagrantino 50 anni fa era già difficile averla a Perugia, figuriamoci addirittura fuori dai confini regionali…».
L’affermazione internazionale del Sagrantino
Si deve proprio a Marco, a capo dell’azienda dal 1987, la rinascita e l’affermazione a livello mondiale del Sagrantino, il vitigno dalla tradizione secolare a Montefalco ma praticamente scomparso agli inizi degli anni ’70, quando si contavano appena dieci ettari coltivati.
Da sempre la strategia dell’azienda Caprai per il rilancio della viticoltura nel territorio di Montefalco si incentra sull’autoctono umbro e si fonda su tre parole chiave: tradizione, innovazione, territorio. Senza dimenticare il rispetto per l’ambiente:
«Per noi sostenibilità – spiega Marco Caprai – significa esaltare tutti i nostri valori, dalla natura alla cultura, dalla società al lavoro, dall’impresa al paesaggio, in un complesso armonico che si fonda sulla massima valorizzazione del territorio e della comunità in cui operiamo. Del resto, sono Montefalco e la sua comunità che ci donano il Sagrantino, e noi a Montefalco e alla comunità dobbiamo restituire un dividendo sociale».
L’etichetta celebrativa dei 50 anni di Arnaldo Caprai
Ad oggi, la storica cantina conta 22 etichette, dal metodo classico al Sagrantino passito, i cui pregi sono l’eleganza e la longevità, il carattere e la complessità: proprio per celebrare i suoi primi 50 anni, a ottobre si aggiungerà un’edizione limitata di Montefalco Sagrantino Docg, dalla preziosa etichetta celebrativa, in oro zecchino, firmata da un artista di calibro internazionale.
Arnaldo Caprai società agricola s.r.l.
Loc. Torre – Montefalco (PG)
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