10 cantine nel territorio emiliano-romagnolo dove si possono unire la passione per il vino, il buon cibo e il relax, luoghi in cui si parla la lingua universale dell’accoglienza
10 cantine in Emilia Romagna che offrono accoglienza
L’attuale emergenza sanitaria ha colpito duramente il settore turistico e la ristorazione, costringendoci a rivedere completamente il nostro modo di lavorare e di vivere. Tuttavia, dall’altra parte, c’è voglia di progettare e recuperare il tempo perduto ed è su questa base che abbiamo tracciato un percorso enoturistico da tenere a mente per quando potremmo ricominciare a viaggiare e godere delle bellezze del nostro Paese.
Passeggiare tra le vigne, degustare buon vino e avere la possibilità di mangiare immersi nella natura, per poi dormire e risvegliarsi in campagna. Se il programma vi piace, seguite la nostra lista di 10 cantine in Emilia Romagna dove si può dormire e mangiare.
Gli elementi che collegano le aziende che abbiamo scelto sono una produzione enoica di qualità, in accordo con la tradizione del territorio, e la collocazione sull’asse della Via Emilia, l’antica e suggestiva strada che attraversa la regione Emilia Romagna dalla costa riminese fino al confine con la Lombardia, a Piacenza.
Tra le realtà vitivinicole che offrono ristorazione e ospitalità, Tenuta Saiano si trova a Poggio di Torriana in provincia di Rimini. Fondata nel 2003 con 11 ettari vitati, è la concretizzazione del sogno della famiglia Maggioli di seguire integralmente la filiera produttiva di carni, salumi, vino e olio.
La Tenuta è il centro nevralgico di un progetto che offre, oltre alla cantina e alle diverse produzioni di cui abbiamo accennato, anche l’osteria La Sangiovesa, una Vermuteria all’interno dell’antico Teatro Condomini e l’accoglienza in 11 camere immerse nell’oasi naturalistica di Montebello. Informazioni: www.sangiovesa.it
Il nostro viaggio tra le 10 cantine emiliano romagnole che offrono anche ospitalità prosegue verso Cesena, seguendo la strada che porta a Mercato Saraceno, luogo famoso fin dall’antichità per la fiorente attività agricola e vitivinicola. A due chilometri da qui, nel borgo omonimo sorge Castello Montesasso, un’azienda vinicola giovane, a coltivazione biologica che ha unito alla produzione di vino il concetto di ospitalità.
L’azienda offre la possibilità di soggiornare nelle 5 camere della residenza storica e di poter godere della bellezza e della tranquillità del giardino privato. I tre ettari vitati della piccola cantina privilegiano soprattutto il Sangiovese e le bottiglie sono tutte numerate per non tradire la filosofia artigianale con cui questa azienda produce il proprio vino. Informazioni: www.castellomontesasso.it
Di ben altre dimensioni e caratteristiche è Condè, 77 ettari vitati a Sangiovese, Merlot e Chardonnay che accoglie i propri ospiti in un Wine Resort dotato di tre ristoranti, una SPA e due sale congressi. Le stanze e le suite sono distribuite nelle tre ville storiche con vista sulle colline di Predappio e sulla piscina panoramica a disposizione degli ospiti.
La cantina Condè produce vini biologici nel rispetto della tradizione e con l’obiettivo di valorizzare il Sangiovese di Predappio. Degna di nota la bottiglia Vigna Raggio Brusa Romagna Doc Sangiovese Riserva Predappio 2016, Eccellenza Oro AIS nella guida Emilia Romagna da Bere e Mangiare 2021. Informazioni: www.borgoconde.it
Un’altra delle 10 cantine in Emilia Romagna dove si può dormire, si trova sulla strada che porta a Faenza. È l’Azienda Agricola Gallegati, fondata nel 1996 e produttrice di vini fortemente identitari che hanno ottenuto diverse menzioni AIS e Slow Food. I principali vitigni allevati sono Sangiovese, Albana, Grechetto Gentile e Trebbiano, tutti a coltivazione biologica.
Adiacente alla cantina si trova l’agriturismo che si basa sull’idea di spazi semplici e funzionali, valorizzando i materiali del territorio: legno e ceramica. Le camere a disposizione degli ospiti sono cinque e si affacciano sul bosco di pianura che circonda la proprietà, regalandole quiete e relax. Informazioni: www.aziendaagricolagallegati.it
Risale agli anni Sessanta la fondazione dell’azienda agricola Trerè, quando Valeriano Trerè acquistò i primi 14 ettari del Podere Saccona, sulle prime colline di Faenza, grazie ai quali iniò la produzione di Albana, Trebbiano e Sangiovese. La sua unica figlia seguì la sua strada ed in particolare prese ad accuparsi della cantina. Oggi l’azienda vanta una superficie vitata di 31 ettari su 35 totali.
La proprietà offre anche un ristorante e un agriturismo composto da tre strutture diverse fra loro per fascino e carattere. Informazioni: www.morenatrere.com
Siamo alle porte di Bologna, precisamente a Ozzano dell’Emilia dove ha sede Palazzona di Maggio. Sono quattro le generazioni che si sono succedute nella conduzione dell’azienda vitivinicola che, alla coltivazione dell’uva di Sangiovese, Merlot, Cabernet franc e Petit verdot, affianca la gestione del B&B Le Vigne.
La struttura ricettiva, immersa nel verde delle colline e nel silenzio della campagna, è composta da 3 stanze con servizi privati, una sala lettura e un rigoglioso giardino. La colazione è rigorosamente a chilometro 0 con le migliori eccellenze del territorio. Informazioni: www.palazzonadimaggio.it
L’Azienda Agricola Gaggioli si trova a Zola Predosa, sempre in provincia di Bologna. I 21 ettari di vigna fanno da cornice all’Agriturismo Borgo Le Vigne, dotato di sette stanze con vista sul vigneto. L’attività dell’azienda è iniziata nel 1972 quando Carlo Gaggioli ha recuperato Vigneto Bagazzana, iniziando a produrre vino portando avanti la tradizione vinicola della zona, la più tipica dei Colli Bolognesi. Con la bottiglia Colli Bolognesi Docg Pignoletto Frizzante 2019 si è aggiudicata la menzione di Eccellenza AIS nella guida Emilia Romagna da Bere e Mangiare 2021. Informazioni: www.gaggiolivini.it
Lasciata Bologna alle spalle continuiamo il nostro viaggio lungo la Via Emilia. A Castelvetro di Modena, l’azienda agricola a conduzione familiare l’azienda Cavaliera si occupa della produzione di vino biologico da uve Lambrusco Grasparossa, Grechetto Gentile e Trebbiano.
L’ospitalità di Cavaliera è offerta da un ristorante aperto nel fine settimana, che dà particolare risalto alla tradizione gastronomica del territorio, e da 5 stanze spaziose e confortevoli. Come da tradizione modenese anche qui è presente il tasel, il tipico solaio adibito ad acetaia dove si mostra agli ospiti come nasce l’oro nero: l’aceto balsamico tradizionale. Informazioni: www.cavaliera.it
Il nome è Roncolo 1888 ed è il resort della Tenuta Venturini Baldini in provincia di Reggio Emilia. La tenuta è composta da nove camere e due suite che si affacciano sul giardino all’italiana e sui vigneti adiacenti al parco naturalistico di Roncolo. La proprietà è situata tra Parma e Reggio, sulle storiche colline Matildiche e risale al XVI secolo, anche se la produzione di vino è molto più recente.
Oggi i vitigni di Lambrusco Sorbara, Lambrusco Salamino, Malvasia di candia aromatica e Malbo gentile sono coltivati con metodo biologico e affiancati nella produzione di una delle eccellenze del territorio: l’aceto balsamico che è prodotto nelle 400 piccole botti dell’Acetaia Canossa. Informazioni: www.venturinibaldini.it
Siamo arrivati alla conclusione del nostro viaggio tra le 10 cantine in Emilia Romagna dove si può dormire e mangiare, ma l’ultima tappa è di quelle dal fascino irresistibile.
È a Traversetolo, in provincia di Parma, che si trova la cantina Oinoe. L’azienda agricola certificata biologica, oltre ai 23 ettari di vigneti, vanta la produzione di altri prodotti coltivati a rotazione, dal grano duro a quello tenero in due varietà, dal fieno ai ceci in due tipologie.
OINOE è situata in uno dei territori vocati alla produzione di eccellenze alimentari d’Italia e offre anche la possibilità di soggiornare in tre eleganti stanze ed in 4 aree di sosta camper con tutti i confort. Inoltre sono disponibili due circuiti trekking in vigna e il prezzo del soggiorno comprende una visita in cantina. Informazioni: www.oinoevini.it
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