La celebrazione del territorio e dei suoi prodotti tipici nel progetto finanziato con il sostegno dei fondi PNRR: l’evento di lancio al ristorante stellato La Parolina, della chef Iside De Cesare
Un borgo medievale ricco di storia e tradizioni e un piano innovativo per riportarlo in vita, grazie anche al cibo e alle sue eccellenze.
Trevinano, il piccolo borgo di 42 anime in provincia di Viterbo, è pronto a rinascere grazie al progetto innovativo Trevinano Ri-wind, attraverso il coinvolgimento diretto della comunità.
Finanziato con 20 milioni di euro dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’obiettivo mira alla rigenerazione del paese a 360 gradi, partendo dal recupero architettonico fino alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e delle loro tradizioni.
Trevinano, il fascino del borgo che rinasce a nuova vita
Su un’altura panoramica sorge questo piccolo gioiello immerso nella natura intatta, a tutti gli effetti una frazione del comune di Acquapendente.
Trevinano ha tutte le caratteristiche per diventare la meta ideale per chi cerca paesaggi autentici ed incontaminati, tradizioni antiche e una cucina di qualità a chilometro zero. La sua posizione strategica inoltre, al confine tra tre regioni, lo rende uno dei luoghi della Tuscia più ricchi di influenze e contaminazioni culturali provenienti da Lazio, Umbria e Toscana.
Eppure, questo piccolo borgo di poche anime, fino a pochi anni fa, rischiava l’abbandono.
«Effettivi siamo rimasti una quarantina – spiega Alessandro Ceccarelli, presidente della Pro Loco –Vedere tutta questa gente a Trevinano è quasi emozionante. Da qui ad agosto ci sono in calendario tutta una serie di iniziative che consentiranno di farci conoscere, a partire dalla prossima Festa dell’Aia in programma il 13 e 14 luglio, nel centro storico»
Cibo e territorio: le eccellenze locali al centro della rinascita
Il cibo, da sempre elemento identitario e storico, gioca un ruolo fondamentale nel recupero del borgo di Trevinano. Il progetto dell’Associazione Temporanea d’Impresa, guidato dalla cooperativa sociale Fattorie Solidali (ne abbiamo parlato qui) e comprendente le cooperative Alicenova, Ape Regina e Zoe, punta infatti a fare rete attraverso i prodotti locali e le storie dei produttori.
L’obiettivo è quello di promuovere Trevinano come luogo di esperienze autentiche, dove incontrare produzioni agroalimentari e artigianali, e conoscere le storie dei produttori che sono l’anima del borgo.
Il direttore del progetto, l’enogastronomo Carlo Zucchetti, sottolinea l’importanza di questo approccio nel riscoprire e valorizzare l’identità locale.
«Vogliamo raccontare quello che in questi anni abbiamo sedimentato, conosciuto e realizzato. Ci piace pensare al fatto che attraverso la via Frangicena, nel corso dei secoli, sono passate tante persone e ognuna ha lasciato una parte di sé, un racconto, una parola, uno studio, un vino, un vitigno o un piatto che è entrato a far parte di Trevinano. E lo racconteremo il 13 luglio per la festa dell’Aia»
L’evento a La Parolina: la Tuscia stellata di Iside e Romano
Il ristorante stellato La Parolina ha ospitato un evento esclusivo lo scorso 3 luglio, segnando l’inizio di una serie di iniziative volte a raccontare il territorio.
Carlo Zucchetti ha presentato i produttori locali, sottolineando come il progetto Ri-wind sia un’opportunità per far conoscere le eccellenze di Trevinano.
Il menù della serata, preparato a quattro mani da Iside De Cesare e Romano Gordini, ha celebrato con eleganza i sapori tipici locali: dal Caviale di Lenticchia Nera di Onano al Coniglio Leprino Viterbese con estratto di peperoni passando tra i Pici di farro all’aglione con polvere di liquirizia e i Raviolini di boccalone con sbroscia del Lago di Bolsena.
Ogni piatto ha raccontato una parte della storia di Trevinano, offrendo agli ospiti un’esperienza enogastronomica unica, insieme alle selezioni di vini, salumi e formaggi dei produttori della Tuscia.
Trevinano Ri-Wind, il progetto per un nuovo futuro
Un’iniziativa che abbraccia diversi ambiti: dalla riqualificazione urbanistica fino allo sviluppo di un turismo sostenibile, passando per il teatro e l’arte nelle residenze d’artista e, naturalmente, la gastronomia, con i prodotti della terra e la passione delle imprese locali.
Uno dei 21 progetti italiani destinati a contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi, Trevinano Ri-wind vuole ridare vita a questo gioiello con interventi mirati, che comprendono la valorizzazione artistica con la street art, la riqualificazione dei sentieri naturali e la creazione di nuove strutture di accoglienza come aree camper, alberghi diffusi, co-housing e co-living.
Il tutto in armonia con l’ambiente circostante, rendendo questo piccolo borgo un modello di turismo sostenibile e inclusivo.
La rinascita parte dalla collaborazione tra territorio e istituzioni locali
L’obiettivo è quello di creare un turismo di qualità che punti alla valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni.
Un futuro promettente per Trevinano, come sottolineato da Glauco Clementucci, assessore all’Ambiente del Comune di Acquapendente con delega a Trevinano.
«Il progetto Trevinano Ri-Wind è un esempio concreto di come sia possibile contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi italiani e valorizzare il loro patrimonio unico. Il 2024 sarà decisivo per il PNRR ed entrerà nel vivo, nei prossimi mesi, con tutta una serie di eventi e riqualificazioni, per far conoscere il borgo e le sue eccellenze. Un invito a scoprire un luogo magico e ricco di storia, dove la tradizione si coniuga con l’innovazione»
La serata a La Parolina ha visto la partecipazione di numerosi giornalisti e istituzioni locali, un segnale positivo per un borgo che sta ritrovando il suo spirito comunitario.
Grazie alla sinergia tra territorio, comunità e prodotti locali, Trevinano si prepara a diventare una meta ambita per chi cerca un turismo di qualità, lento e sostenibile.
La strada verso la rinascita è tracciata, e il piccolo borgo viterbese è pronto a raccontare al mondo la sua storia di resilienza e innovazione.
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