Al Vinitaly l’azienda della Vallagarina presenta Clé, un Trento Doc Riserva dosaggio zero 2016
L’essenza basaltica di monte Baldo (con terreni magri e ricchi di scheletro precisamente nell’altopiano del Brentonico), l’altitudine (circa 500 m slm) e la capacità interpretativa della famiglia Armani, si fanno sorso. Un mix di expertise che si trasformano in un vino, per la precisione un Trento Doc Riserva dosaggio zero 2016, il Clé, che è eleganza, verticalità e purezza.
Una declinazione di riflesso, si potrebbe anche dire, che vede il prodotto vino diventare specchio di un’impostazione aziendale che tende, da sempre, a far vivere il terroir all’interno dell’abbraccio vitreo. Una non banale impostazione e imposizione, che permette, nel momento dell’apertura della bottiglia, di poter godere del respiro del terroir. Nel caso in questione, il Clé appunto, declinato sulle sfumature di Chardonnay e Pinot nero (in parti uguali). Il tutto con sosta di 60 mesi sui lieviti e sboccatura a marzo 2022.
Clè Albino Armani: specchio del territorio
Una firma che interpreta, fisicamente, nei profumi e nelle tensioni del sorso, la finezza e l’eleganza del perlage made in Italy del Trentino. Questo Clé Riserva è quindi un Trento Doc importante e autentico. Se già nella versione “base”, cioè un 36 mesi minimo di sosta sui lieviti (13-16 mila bottiglie, costo circa 25 euro), le idee e i sorsi erano chiaramente una vera e propria “carta copiativa” del territorio, con questo fratello maggiore la sinossi non solo è estremizzata ma lo fa in modo molto emozionate.
«Come impostazione aziendale vogliamo raccontare questo. Già il nostro metodo classico base ha bisogno di tempo. Da qui la voglia di una cuvée che potesse esprimere ancora maggiore complessità, anche per dare un senso al concetto di vino gastronomico e soprattutto longevità vitale».
Queste le parole della proprietà, nel qual caso Federico Armani, figlio del titolare Albino, nel disegnare la cornice identitaria del progetto e della filosofia concreta della produzione vitivinicola. Sono solo 1.000 le bottiglie a disposizione per il debutto di Clé Trento Doc Riserva. Vino che si ripresenterà al pubblico soltanto tra due anni, con l’annata 2019, e quindi nel 2025 con un’ulteriore sperimentazione che prevede un 20% di affinamento in tonneaux.
Una bottiglia non quotidiana, dal punto di vista del prezzo sicuramente, ma che sa emozionare per la sua poliedrica capacità di nascondersi tra metodo produttivo d’Oltralpe e radicalità o meglio identità territoriale forte del suo territorio, quello alpino.
Alla vista il Trento Doc Clé Riserva dosaggio zero 2016 si presenta di un giallo paglierino vivo e intenso. Il perlage è fitto, persistente e lungo.
Al naso è un’esplosione di florealità, fiori d’acacia e biancospino, con note agrumate di frutto acerbo e croccante (soprattutto cedro) e mela ma che virano anche verso tensioni quasi di tropicalità acerba.
Il sorso è una tagliente lama di acidità e vitalità, con una bella struttura. Una beva croccante (ma non ridondante sulle note stanche di panificazione) e sbarazzino. Il perlage si allunga su note di fiori d’acacia e frutto acerbo, bellissima mineralità e vividezza. Frutto acidulo come un’albicocca acerba si allunga su una leggerissima nota “balsamica” di pepe bianco. L’acidità è spiccata e si chiude lasciando la bocca fragrante, pulita e fresca.
In ambito di abbraccio con il cibo questo Clé, al di là di pescati importanti, sia crudi che leggermente marinati, gioca le sue carte e le sue potenzialità anche con accostamenti di carni bianche arricchite da frutti di bosco o erbe aromatiche. È un vino che non parla da solo, o meglio, se diventa corale con la tavola trova la sua ancora maggiore espressività.
Nome vino: Clè Trento DOC Metodo Classico Dosaggio zero
Nome cantina: Albino Armani
Vendemmia: 2016
Vitigno: Chardonnay e Pinot Nero
Zona di produzione: Trentino
Titolo alcolometrico: 12% Vol.
Temperatura di servizio: 6-8°
CANTINA VINI ARMANI A. srl
Località Ceradello, 401 – Dolcè (Verona)
www.albinoarmani.com