Cibo

Lampascioni: la delizia pugliese da gustare in punta di dita

Storia, caratteristiche, proprietà nutrizionali e impieghi in cucina dei cipollotti selvatici mediterranei

Lampascioni appena raccolti
Lampascioni appena raccolti (Foto © Canva).

Cipolla canina, cipollaccia turchina, cipollaccio col fiocco o giacinto dal pennacchio: sono tutti i diversi modi con cui si può chiamare il lampascione o lampagione, un bulbo appartenente alla famiglia delle Liliacee che cresce in Puglia e in altre zone mediterranee dai 12 ai 20 centimetri sotto terra. 

Leggermente croccanti al morso, hanno un particolarissimo sapore, inizialmente amarognolo per poi evolvere in una maggiore rotondità e delicatezza, come il loro profumo avvolgente.

I lampascioni in cucina  

La preparazione dei lampascioni pugliesi richiede un procedimento lungo e paziente. I bulbi vanno puliti a mano e con cura prima di essere lavati e scottati in acqua e aceto. Terminate queste operazioni, si procede a confezionarli in barattoli chiusi ermeticamente che ne assicurino la conservazione per molto tempo.

Sempre presenti sulle tavole del tacco d’Italia, questi cipollotti selvatici si possono bollire, cucinare in padella o utilizzare come ingrediente di frittate, zuppe o sughi. Frequentemente si servono come antipasto o contorno e si degustano con le dita in accompagnamento a taralli, crostini, salumi,  grigliate di carne e piatti di pesce.

Lampascioni di Puglia
Lampascioni come antipasto o contorno (Foto © Canva). 

Storia e proprietà dei Lampascioni

I Muscari comosum (nome scientifico dei lampascioni) sono considerati fin dall’antichità un alimento afrodisiaco, come risulta dagli scritti del poeta latino Ovidio e di Plinio il Vecchio; sembra che i Romani li offrissero durante i banchetti nuziali come buon auspicio per un’appassionata vita matrimoniale. Probabilmente tale proprietà è legata al fatto che tale ortaggio facilita la circolazione sanguigna, previene la formazione di trombi e riduce il rischio di cardiopatie.  

In realtà, i lampascioni sono ricchi anche di altre di virtù alimentari. Oltre che ipocalorici (100 grammi contengono solo 30 calorie) e antinfiammatori, si distinguono per la ricchezza di acqua, di vitamine, di sali minerali (soprattutto potassio), flavonoidi e fibre solubili. Inoltre, contrastano il colesterolo cattivo e danno benefici al fegato. 

A livello digestivo e intestinale rappresentano un autentico toccasana in quanto stimolano l’appetito e la digestione, contrastano la stitichezza, sono lassativi, emollienti e diuretici. Probabilmente la qualità più importante di questi prodotti tipici pugliesi è il loro ruolo di antitumorali perché, secondo diversi studi, rallenterebbero la proliferazione delle cellule cancerogene.

Uso cosmetico dei cipollotti selvatici pugliesi

Uno degli utilizzi più curiosi dei lampasciotti è quello cosmetico. I pugliesi garantiscono che realizzando un composto a base di bulbi crudi pestati e miele, si ottiene un unguento che fa bene alla pelle, ne elimina impurità e foruncoli.

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