Le ERBE AROMATICHE sono preziosi ingredienti in cucina per dare sapore e profumo alle ricette. Fin da tempi antichissimi erano apprezzate perchè il sale era una merce pregiata ma anche per i loro poteri digestivi e depurativi. Qui proponiamo una guida utile e veloce sulle loro caratteristiche e sugli usi.
Le erbe aromatiche in cucina sono preziose amiche per profumare e dare sapore alle nostre ricette. Quali sono le caratteristiche di quelle più utilizzate e gli abbinamenti più adatti?
Alcune Erbe Aromatiche più frequenti.
Conosciute sin da tempi antichissimi, le erbe aromatiche venivano considerate preziose alleate quando il sale era una merce pregiata. Esse furono apprezzate, oltre che per le loro qualità gastronomiche, anche per i loro poteri digestivi e depurativi. L’uso di erbe aromatiche in cucina è cambiato nel tempo ed infatti, attualmente, sono più legate al tipo di odore e sapore che conferiscono ai cibi.
Principalmente è consigliabile l’uso esclusivo di erbe aromatiche fresche, le quali donano un profumo unico ed intenso. Le foglie, lavate e asciugate, devono essere tritate con un coltello ben affilato. Si sconsiglia l’uso di frullatori o cutter perché il calore sprigionato da questi utensili potrebbe alterare le caratteristiche organolettiche.
Piante ed erbe aromatiche in cucina, ma non solo
Alloro
L’alloro è una pianta aromatica sempreverde, appartenente alla famiglia delle Lauraceae. Le sue foglie coriacee sprigionano un intenso profumo e danno il miglior risultato ai piatti se leggermente appassite e lasciate cuocere a lungo. In cucina, l’alloro viene utilizzato per i fondi, le marinate di selvaggina, le carni cotte in umido e gli arrosti.
Basilico
Il basilico è una pianta erbacea annuale, alta dai 30 ai 60 cm. Le foglie sono verdi e carnose e sprigionano un aroma forte. Tra le varietà più pregiate, si ricordano il “basilico genovese” dal profumo acuto e quello “napoletano” dal gusto più delicato. In cucina, viene utilizzato per tutte le salse in generale, come condimento per le verdure grigliate e la pizza.
Erba Cipollina
L’erba cipollina appartiene alla famiglia delle Liliacee e presenta foglie lunghe e cilindriche. Rientra tra le erbe più profumate e ricorda l’odore della cipolla. In cucina è un ingrediente per salse, minestre, patate, uova ma anche come fascette per legare delle pietanze.
Menta
La menta, della famiglia delle Laminacee, è alta circa 50-60 cm. Le foglie sono ellittiche e seghettate ed emettono un aroma molto delicato. Esistono molte varietà di menta ma la più conosciuta è la “menta romana“. Quest’erba in cucina viene utilizzata preferibilmente fresca ed è ottima se associata ai dolci.
Origano
L’origano è una delle piante più aromatiche, con un sapore acre e intenso. Generalmente viene utilizzato per salse a base di pomodoro, pizza, ortaggi e pesce.
Prezzemolo
Il prezzemolo appartiene ala famiglia delle Ombrellifere e ha foglie verdi brillante di forma vagamente triangolare. In cucina impreziosisce salse, fondi, zuppe, legumi, verdure, pesci e si usa come raffinata decorazione.
Rosmarino
Appartenente alla famiglia delle Labiate, il rosmarino ha un fusto legnoso con foglie appuntite come aghi. Il gusto è un po’ amaro; il profumo intenso è dovuto alla presenza della canfora, sua essenza principale. Insieme alla salvia costituisce un mazzetto aromatico. In cucina viene utilizzato per arrosti di carne, focacce, stufati e patate.
Salvia
La salvia è un’altra pianta sempreverde, con foglie ovali dal sapore amaro e leggermente piccante. In cucinala salvia si adopera per insaporire pesce e carni alla griglia, per condimenti a base di burro, selvaggina, saltimbocca e patate.
Timo
Il timo è una pianta perenne , con foglie senza gambo. L’aroma è pungente e, per essere sfruttato al meglio, si consiglia una cottura lunga. Gli usi più frequenti sono quelli in salse, stufati, brasati, grigliate, carni di maiale e pesce.
Lucilla è nata a Gaeta, piccolo e suggestivo paesino sul mare a sud della provincia di Latina. Dopo gli studi economici, decide di seguire la passione per la cucina, che le è stata trasmessa dal padre, e si iscrive al corso serale di enogastronomia presso l’Istituto alberghiero di Formia. Considera i piatti delle presentazioni artistiche che, già al primo sguardo, generano esplosioni di emozioni e sensazioni. Per La Gazzetta del Gusto è "L’assaggiatrice curiosa".
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