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Palazzo De’ Rossi: la cucina di Ivan Poletti tra storia e charme

Al timone della ristorante situato nel borgo nobiliare di Sasso Marconi (BO), lo chef ha confermato il patto di fiducia con il pubblico portando con sè i suoi ottimi piatti ma anche una felicità che ne favorisce e ne alimenta il processo creativo

Ristorante Palazzo De' Rossi: la cucina di Ivan Poletti
Un particolare di Palazzo De’ Rossi con vista sul parco (Foto © Enzo Radunanza).

Ci sono luoghi storici in cui si percepisce una particolare energia. È il fascino del tempo, è il flusso delle vite che li hanno abitati e che, in quei contesti, hanno provato gioie e dolori, combattuto guerre e sperimentato l’amore. O è semplicemente la nostra fantasia che torna indietro nei secoli e immagina una quotidianità diversa dalla nostra.

Palazzo De’ Rossi a Sasso Marconi (BO) ne è un esempio perfetto. In questa dimora medievale costruita nella seconda metà del 1400 per volere del mercante di Parma Bartolomeo De’ Rossi, la memoria è più viva che mai. Si tramanda per effetto di una gestione oculata che ha mantenuto, in perfette condizioni, sia il palazzo che l’intero borgo che lo circonda mettendolo a disposizione della comunità per eventi conviviali e per occasioni importanti.

L’accurato restauro dei Marchesi Bevilacqua-Ariosti, proprietari del palazzo, è durato un decennio ma gli ha fatto guadagnare la Corona d’Argento e la Certificazione delle Residenze d’Epoca.

Ristorante Palazzo De' Rossi: la cucina di Ivan Poletti
La facciata dell’edificio padronale (Foto © Enzo Radunanza).

Palazzo De’ Rossi a Sasso Marconi, un borgo medievale pieno di vita

Palazzo De’ Rossi non un semplice edificio aristocratico immerso nel verde ma un microcosmo che – in origine – oltre alla casa padronale comprendeva abitazioni di varie dimensioni, mulini alimentati dal fiume Reno, botteghe artigiane, una segheria e una cartiera.

All’arrivo si viene cullati dal gorgogliare del Reno che lambisce le mura del palazzo che si erge con imponenza. La vivacità dell’ampia corte, arredata con tavoli e sedie, è sostenuta da un cocktail bar dove consumare un aperitivo e intrattenersi con gli amici nella bella stagione. Il ristorante, invece, è protagonista di un’assoluta novità in quanto, da un anno, è stato affidato allo chef Ivan Poletti.

I giardini di Palazzo De’ Rossi (Foto © Enzo Radunanza).

Ivan Poletti alla cucina di Palazzo de’ Rossi

In una scenografia da cartolina non è semplice individuare un rappresentante dell’intrattenimento enogastronomico che sia all’altezza delle aspettative suscitate da una casa gentilizia tanto affascinante. Non hanno sbagliato i proprietari di Palazzo De’ Rossi a individuare in Ivan Poletti un perfetto capitano di brigata, capace di coniugare la buona tradizione emiliana con l’estro e l’eleganza, oggi pretesa da una clientela esigente.

E infatti, Poletti ha confermato il patto di fiducia con il pubblico portando a Sasso Marconi la sua buona cucina, frutto di un ventennio di esperienze importanti e alimentate da passione e impegno. In quest’esperienza professionale, tuttavia, appare più sereno e felice come se avesse trovato un maggiore equilibrio – anche interiore – che ne favorisce e ne alimenta il processo creativo.

Il menù ideato per Palazzo De’ Rossi conserva l’impronta classica della tradizione ma gioca con più libertà su colori e contrasti, succulenza e generosità delle porzioni. I piatti di terra e di mare si fondano su una buona materia prima, che Ivan Poletti ha sempre selezionato con oculatezza da produttori locali o di altre regioni. Non manca l’artigianalità della pasta fresca emiliana con tagliatelle, tortellini, tortelloni, gnocchi e passatelli eseguiti alla perfezione.

Tortelli fritti di Ivan Poletti (Foto © Enzo Radunanza).

Mangiar bene a Sasso Marconi? Il menù di Ivan Poletti

Suggeriamo di iniziare con un aperitivo nella corte, scegliendolo sulla carta elaborata da Alice Angelico, con una trentina di cocktail di cui 10 ideati dalla stessa bartender. In accompagnamento al drink, tortellini fritti, un’ottima crescenta con spuma di mortadella e crescentine con Belculotto, squacquerone e olive. Il menù degli antiasti, comunque, offre altre prelibatezze, anche vegetariane con prezzi onestissimi che vanno dai 4,50 a 13,00 €.

Crescentine con Belculotto e squacquerone (Foto © Enzo Radunanza).
Aperitivo (Foto © Enzo Radunanza).

A tavola sono i primi piatti a dare un benvenuto da applauso. Ottimi i Tortelli ripieni di brandade di baccalà con salsa alla puttanesca. Il latte utilizzato prima per la cottura del pesce e poi per la sua mantecatura, arricchisce di sapore la pietanza mentre il cappero fritto appoggiato alla superficie del tortello, crea un bel contrasto con la sua croccantezza e sapidità.

Ristorante Palazzo De' Rossi: la cucina di Ivan Poletti
Tortelli ripieni di brandade di baccalà con salsa alla puttanesca (Foto © Enzo Radunanza).

Il Tortello matto burro e oro è un balanzone godurioso che gioca sulla semplicità e su un sugo di pomodoro che fa sentire immediatamente il calore di casa.

Tortello matto burro e oro (Foto © Enzo Radunanza).

Buonissimi sia i Tortellini in brodo che i Passatelli con ragù di polipetti e olive taggiasche, quest’ultimo felice matrimonio tra terra e mare in cui la leggera piccantezza stuzzica le papille gustative.

Tortellini in brodo e Passatelli con ragù di polipetti e olive taggiasche (Foto © Enzo Radunanza).

Il viaggio alla tavola di Ivan Poletti non delude anche nei secondi. Abbiamo sperimentato la tenerezza e l’interessante complessità gusto-olfattiva del Polpo brasato con pepite di farina di ceci, crema di patate e pomodori confit (squisiti). Più confortevole, per la tradizione che richiama, la Costoletta di maiale alla griglia laccata con aceto balsamico e patate al forno.

Polpo brasato e Costoletta di maiale (Foto © Enzo Radunanza).

Sei le proposte di dolci tradizionali, tutti preparati artigianalmente, dalla Tenerina con mascarpone alla Cheesecake con frutti di bosco dai Cantucci al Gelato alla crema con amarene Fabbri. Due i dessert assolutamente da provare: la Millefoglie con fragole e mascarpone e la Crema cotta al forno alla vaniglia naturale del Madagascar e caramello spento al caffè, una delle ricette più famose di Ivan Poletti capace di concludere l’esperienza con una carezza delicata e non stucchevole.

Crema cotta al forno alla vaniglia del Madagascar e caramello spento al caffè (Foto © Enzo Radunanza).

La carta dei vini

La carta dei vini asseconda il menù, con una buona rappresentanza di etichette del territorio e una selezione ragionata anche di altre regioni.  

Quanto si spende al Ristorante di Palazzo De’ Rossi

Vi starete chiedendo quanto investire per un pranzo o una cena in un suggestivo palazzo storico. Non sono prezzi proibitivi, anzi sono molto competitivi se rapportati alla qualità del cibo e del servizio.

Per i primi piatti, si va, infatti, dagli 11 € delle Tagliatelle alla romagnola ai 14 € dei Tortelli di baccalà sopra descritti; i secondi variano dai 12 € del Cosciotto di pollo alla griglia con cipollotto al basilico e bernese alla rapa rossa (bello da vedere e buono da mangiare) ai 21 € del Filetto di manzo al pepe verde o della Tagliata di filetto.

In questi intervalli, la scelta è davvero soddisfacente e non è una cosa da poco in un momento in cui i prezzi di tutte le materie prime sono aumentati e cenare in un buon ristorante è sempre più spesso una decisione su cui ragionare.

Palazzo De’ Rossi
Via Palazzo Rossi, 3 – Pontecchio Marconi (BO)
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Enzo Radunanza

Giornalista e addetto stampa, mi occupo di enogastronomia dal 2010. Nel 2019 sono stato nominato "Ambasciatore dei vini dell’Emilia Romagna" per la mia costante attività divulgativa. Inoltre, sono copywriter e digital media marketer per varie realtà. Per tutti sono anche "Il Cronista d'assaggio".

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