A Milano nel quartiere di Porta Romana per un bistrot e cocktail bar
Il nome deriva dal dialetto meneghino, la cucina invece ha più di un’influenza romana. Dabass, nel brulicante quartiere della movida di Porta Romana a Milano, sta per “giù da basso” ed è espressione colloquiale utilizzata un tempo anche in riferimento a quel luogo in cui le famiglie si ritrovavano per mangiare insieme. E se certo oggi il grande cantore di Porta Romana, Giorgio Gaber, faticherebbe e non poco a riconoscersi nell’evoluzione gentrificata del quartiere, nondimeno questo bistrot, che è anche cocktail bar, lo vedrebbe magari aggirarsi incuriosito tra i tavoli del locale.
Prima ancora dell’offerta imbastita dai tre soci, Maddalena Monti, Andrea Marroni e Roberto Tardelli, titolari anche del cocktail bar Il Nemico sul lato opposto della strada, concentriamoci anzitutto sulla location e su quegli interni che qui sono importanti perché danno il sapore all’esperienza.
Dabass Milano: la location
Dabass ha un carattere retrò, realizzato, certamente bene, di recente – fino al 2017 queste stanze ospitavano infatti una grande cartoleria – e incontra le aspettative di quell’estetica contemporanea da tempo di moda. Numerosi oggetti d’arredo di modernariato e dal gusto eclettico, che rimandano agli anni trenta e quaranta, concorrono a creare un’atmosfera fintamente dimessa e comunque non ostentata dove il cliente, però, si sente a suo agio.
La cucina di Andrea Marroni: «Chiamatemi cuoco, non chef»
Niente di gridato nemmeno dalla cucina di Andrea Marroni, che già saggiamente si presenta senza farsi chiamare chef, ma cuoco. Nato in provincia di Roma, Andrea è cresciuto e si è formato con un importante protagonista dell’alta cucina romana, Riccardo Di Giacinto al ristorante All’Oro.
Tra i piatti tutti golosi e di sicura soddisfazione, caratterizzati da belle sapidità abbiamo assaggiato l’Uovo poché con crema di zafferano e guanciale croccante, gli Spaghetti con buzzonaglia di tonno e intingolo di capperi e finocchietto. Quindi una classica e “dolce” Gricia su una base di cipollotto brasato e pecorino. Piacciono, ancora, i piatti serviti in condivisione, da quel romanissimo contorno che è la Vignarola (fave, piselli, carciofi spadellati con guanciale, pecorino, bruscandoli fritti), la Lingua e la Caponata.
Gran finale a base di carne Wagyu di Cascina Cigolina, in un taglio meno nobile rispetto a quelli più blasonati, la copertina, che ha regalato però una grande succulenza e che lo chef, scherzando ma non troppo presenta sornione: «Signori, questo è il nostro dessert!».
DABASS
Via Piacenza 13, Milano
Telefono: 349 356 5436 – Facebook.com/dabassmilano
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Giovanni Caldara
Cronista di cose buone e talvolta di altre un po’ meno. Ispettore per alcune guide gastronomiche. Bergamo gli diede i natali. Ama Venezia, le montagne, la musica e il Settecento: di quello prima, però, che rotolassero teste. Tra le testate, invece, con cui collabora o ha collaborato: Avvenire, Civiltà del Bere, Elle (Gourmet), Il Giornale.it.
