Un progetto visionario con protagoniste le erbe e affidato alla regia dello chef Raffaele Vitale
Parrà un paradosso ma l’intrigante contemporaneità di un ristorante oggi importante come il Pietramare Natural Food, all’interno del bellissimo Praia Art Resort di Isola di Capo Rizzuto (KR), vive del legame intenso con la terra che lo circonda, quella Calabria i cui echi profondi giungono, appunto, da tempi remoti.
A mo’ d’esempio valga quel richiamo frequente a una scuola gloriosa, scientifica quanto esoterica, fondata proprio a due passi da qui, a Crotone, dal grande filosofo Pitagora centinaia d’anni prima della nascita di Cristo.
In un piatto giustamente rappresentativo – oltreché molto buono – come “Cipolla caramellata, frutta e foglie” a tenere in equilibrio il gusto, insieme alla nocciola, concorre il tocco determinante di una pianta come l’asfodelo – sacra ai Greci e le cui radici, secondo Pitagora, rappresentavano per gli antichi il principale nutrimento insieme alla malva e ai fichi –: asfodelo che al nostro palato parrà inizialmente dolce, per poi cedere via via il passo a un retrogusto più amarognolo che piacevolmente – e in maniera decisiva – contrasterà la dolcezza della cipolla di Tropea.
L’esperienza al Pietramare Natural Food
E sarà spesso un’erba – utilizzata sempre in maniera sapiente – a segnare qui il destino d’un piatto, classificandolo come ben riuscito. Già a partire dal benvenuto, dove troveremo mentuccia, portulaca e finocchietto selvatico. Da autentica dipendenza è il Casatiello aromatizzato all’aneto e al finocchietto.
Il nobile gambero viola di Capo Rizzuto si fonderà in un piatto confortevole (ma di gran classe) con gli gnocchi di patate e lo spinacino selvatico. E che dire di un pre-dessert come il sorbetto al gelso nero accompagnato da una terra di pane profumato al timo capitato, raccolto sulle scogliere e dall’incredibile sapidità? Timo arbustivo che darà un tocco decisivo anche a un altro eccellente piatto come la rana pescatrice con crema di finocchi e arance amare.
Piatti ambasciatori di un territorio
È l’incredibile biodiversità di una terra generosa come la Calabria a essere rappresentata in piatti all’apparenza semplici, ma che in realtà sono comprensibili grazie alla sapienza e alla complessità con cui vengono preparati e che nel loro appartenere di diritto all’alta cucina si candidano a diventare ambasciatori d’un intero territorio.
Grazie al concorso di eccellenti professionisti che hanno deciso di lavorare insieme eliminando virtuosismi da voci soliste. Vi troviamo lo chef Antonio Petrone che guida le cucine (e tanto del ristorante gourmet che del bistrot Osteria del Mare) insieme al ruolo decisivo rivestito dall’etno-botanico e forager Carmine Lupia cui è delegata la ricerca oculata delle erbe, tutte ugualmente decisive nei diversi piatti del menu. La regia dell’intero progetto è invece affidata alla maestria di uno chef autorevole come Raffaele Vitale (già stella Michelin alla Casa del Nonno 13 in Campania).
Ma, senza dubbio, questo traguardo non sarebbe immaginabile senza l’impegno visionario della famiglia Vrenna, proprietaria del Praia, che ha creato un bellissimo resort (che conta 31 alloggi tra ville, suite e dimore) realizzato interamente da artigiani crotonesi.
L’esperienza al Pietramare, ristorante insignito dal 2017 della stella Michelin, e aperto ovviamente agli ospiti esterni, è senza dubbio da raccomandare perché permette di conoscere una cucina autentica che onora, sublimandole, le migliori energie di un territorio ricchissimo.
Tre i menu degustazione: vegetariano (90€) e da 5 (110€) o 7 portate (140€). E anche la carta resiste con piatti che vanno dai 30 ai 55 euro.
Pietramare Natural Food
Località Praialonga, Isola di Capo Rizzuto (KR)
Telefono: 345 7868709 | www.praiaartresort.com