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Pizza Pascalina, quando un alimento buono e sano aiuta la ricerca

Il progetto dell’Istituto Pascale di Napoli si affida ad un’eccellenza italiana per promuovere la corretta alimentazione e uno stile di vita sano. Acquistando una pizza nata dalla sinergia di artigiani e medici, 1 euro verrà devoluto alla ricerca 

Pizza Pascalina dell'Istituto Pascale di Napoli
Pizza Pascalina contro il cancro (Foto © Canva).

L’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei TumoriFondazione Giovanni Pascale”, a Napoli dal 1933, è una delle realtà sanitarie e di ricerca più significative d’Italia, assurta alle cronache per la sperimentazione di un farmaco per la terapia dell’infezione da Covid-19.

Dell’importanza della prevenzione è convinta la ricerca medica che suggerisce di mantenere una buona forma fisica e mentale nonchè, l’adozione di stili di vita salutari che coniughino buona alimentazione ed esercizio fisico.

Pizza Pascalina: una tipicità che può prevenire i tumori

L’Istituto Pascale ha recentemente presentato un progetto lungimirante nato dall’idea di Gianluca Passeggio e Mara Mincione, proprietari delle pizzerie Don Peppe con varie sedi in Italia. I due imprenditori, al termine di un’esperienza sanitaria dolorosa ma dall’esito felice, hanno deciso di eseguire una donazione annuale al Pascale destinando al nosocomio i proventi della vendita di una pizza creata ad hoc.

È nata, così, la “Pizza Pascalina” che ha visto il coinvolgimento anche di altri imprenditori agroalimentari e della direzione scientifica del Pascale, guidata dal dott. Paolo Delrio, che ha messo a frutto gli studi realizzati su alcuni alimenti.

Mangiando una “Pascalina“, acquistata in una delle pizzerie aderenti, si assumeranno tutti gli elementi nutrizionali necessari al fabbisogno giornaliero e un euro verrà devoluto alla ricerca condotta dall’istituto Pascale che, ogni anno, pubblicherà i report sui risultati conseguiti (per informazioni: www.pizzapascalina.it)

Alimentazione e tumori: un legame importante

I tumori, oggi, sono la patologia più diffusa nel mondo occidentale. Alcune indagini sui migranti hanno evidenziato elevate differenze nell’incidenza dei tumori in diverse regioni geografiche, suggerendo che cause ambientali e comportamenti legate allo stile di vita svolgano un ruolo fondamentale nell’insorgenza del cancro.

Numerosi studi epidemiologici, inoltre, hanno evidenziato che un’errata alimentazione è il principale fattore per le neoplasie. È stato dimostrato che l’eccesso di alimenti di origine animale, le bevande gassate, l’abuso di zuccheri e di alimenti ad alto valore calorico sono responsabili di circa il 35% dei tumori. Viceversa la dieta mediterranea, basata su alimenti ricchi di fibre e a basso indice glicemico, legumi, verdure, cereali integrali, frutta, mandorle, noci e poca carne, specie se associata a un’adeguata attività fisica, svolge un’azione fortemente protettiva nei confronti dei principali tumori (colon retto, mammella, vescica, endometrio e prostata).

Dieta mediterranea, fonte di benessere
Alcuni ingredienti della Dieta mediterranea (Foto © Canva).

Perchè la pizza fa bene alla salute

La pizza è tra i piatti tipici della dieta mediterranea italiana, una specialità napoletana nata all’indomani dell’Unità e ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea nel 2010 e patrimonio dell’Unesco a dicembre 2017.

Negli studi epidemiologici nazionali, la pizza non è risultata a rischio di malattie croniche ma – anzi – protettiva nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumori dell’apparato digestivo, incluso il tumore al colon.

Chi mangia una pizza a settimana è meno esposto al rischio di infarto miocardico rispetto a chi la evita. Le percentuali sono importanti e si parla del 22% per chi la consuma occasionalmente (1-3 pizze al mese), del 38% in meno per chi la consuma regolarmente (1 a settimana) e del 56% in meno per chi mangia di frequente (2 a settimana).

I componenti che possono incidere sui benefici oncologici e cardiovascolari della pizza includono il contenuto di antiossidanti e di grassi monoinsaturi: inoltre i pomodori sono ricchi di carotenoidi chiamati licopeni, dalle importanti proprietà antiossidanti.

Piramide alimentare del Pascale

Pizza Pascalina contro il cancro
Piramide pascaliana (Foto © www.pizzapascalina.it).

La piramide alimentare pascaliana applica i principi della dieta mediterranea ma si basa anche sulle linee guida contro i tumori della World Cancer Research Fund e sulle evidenze scientifiche più recenti su dieta e prevenzione dei tumori.

Nella piramide in questione vengono riportati gli alimenti consigliati, suddivisi secondo la frequenza di consumo: alla base i cibi da consumare giornalmente e all’apice quelli da evitare o da consumare raramente (al massimo 1-2 volte al mese). Nella piramide è stata inserita anche la pizza Pascalina da godersi 1 o 2 volte a settimana.

Ingredienti per 1 Pizza Pascalina

  • 160 grammi di farina di frumento tipo 1
  • 120 grammi di friarielli campani o cime di rapa o broccoli
  • 120 grammi di pomodori San Marzano o Corbara
  • 30 grammi di olio extra vergine d’oliva del Cilento
  • 30 grammi di olive nere campane
  • 20 grammi di noci
  • Aglio e peperoncino a piacere
  • Lievito madre o lievito di birra, secondo ricetta pizza napoletana
  • Cottura a 450 gradi per 60 secondi.

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Giovanni Cosenza

Professore napoletano, ho incontrato il mondo dell’enogastronomia grazie alla docenza in un Istituto per i Servizi Enogastronomici e dell’Ospitalità Alberghiera di Terra di Lavoro. Appassionato di storia dell’alimentazione e dei suoi significati antropologici e religiosi, racconto la Campania Felix a tavola persuaso, parafrasando Ludwig Feuerbach, che «l’uomo è ciò che mangia».

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