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Trapizzino in arrivo! A Torino apre un nuovo ristorante in Piazza Carlina

Inaugura finalmente anche sotto la Mole il mitico locale romano di Stefano Callegari e Paul Pansera, dopo aver già fatto tappa a Milano, Trieste e New York. Le deliziose tasche di pasta bianca, farcite con coda alla vaccinara, polpette o parmigiana di melanzane, sono pronte a conquistare anche l’esigente palato dei torinesi.

Trapizzino a Torino, al Mercato Centrale apre lo street food romano
Trapizzino e Vineria apre a Torino, Piazza Carlina (Foto © Silvia Fissore).

Primavera decisamente frizzante quella torinese, quest’anno. In città, infatti, è tutto un fiorire di nuove aperture che ampliano la scelta gastronomica e animano la movida. Come nel caso di Trapizzino, il locale culto di Roma che con le sue “tasche” ripiene ha già conquistato Milano, Trieste e New York e ora si appresta a stuzzicare il palato esigente dei torinesi. Ce la farà? Sicuramente i requisiti ci sono tutti: gusto, tradizione, amore per la qualità delle materie prime e prezzi decisamente onesti.

Trapizzino ha già fatto il suo battesimo sotto la Mole lo scorso 13 aprile, in occasione dell’apertura del nuovo Mercato Centrale di Torino, dove ha un proprio punto di somministrazione. A distanza di un mese, fa il bis con uno spazio indubbiamente importante, affacciato su Piazza Carlo Emanuele II, quella che i torinesi, da generazioni, chiamano “Carlina” scherzando bonariamente sugli atteggiamenti non proprio virili di questo sovrano sabaudo.

Trapizzino a Torino, due sale per esprime due anime

Qui “Trapizzino e Vineria” si prepara ad accogliere gli avventori in un locale dai soffitti altissimi, dove stucchi e perfino un affresco raccontano del passato nobiliare di Palazzo Coardi di Capeneto, uno tra i più belli della città.

Trapizzino al Mercato Centrale di Torino
Il bar della Vineria di Trapizzino (Foto © Silvia Fissore).

Due le sale, che riflettono le due anime di Trapizzino: quella conviviale e quella più improntata allo “street food”. Da un lato quindi la Vineria, a cui si accede anche dal civico 26 di via Maria Vittoria, con proposte che spaziano dal Piemonte ai vini laziali, per lo più biodinamici, senza trascurare una selezione di Champagne, da ordinare al bancone o ai tavolini della saletta attigua. Dall’altro, la cucina/fucina che dalle 10 del mattino fino a mezzanotte sforna i celebri trapizzini da portare via avvolti in un cartoccio, ripieni con coda alla vaccinara, o lingua in verde, o parmigiana, o polpette al sugo, o pollo alla cacciatora…

Supplì, trappizzini e vini biodinamici

Insomma un trionfo che celebra i classici della tradizione culinaria romana. E poi ci sono i supplì, nome che forse deriva dall’italianizzazione del francese surprise, sorpresa. E il ripieno di queste rustiche tortine di riso, preparate con Carnaroli, è decisamente una sorpresa a ogni morso.

Si ordina al banco, scegliendo dai cartelli luminosi a parete che evidenziano l’offerta del giorno, e ci si può fermare ai tavolini interni o nell’ampio dehors che si affaccia sulla piazza secentesca. Naturalmente, in carta, c’è spazio anche per il caffè e per qualche proposta dolce.

«Vogliamo che questo diventi un punto di ritrovo informale, dove fare una sosta con gli amici o i colleghi, da soli o con la famiglia, per fare uno spuntino e al tempo stesso rilassarsi – spiega Stefano Callegari, il celebre pizzaiolo romano che assieme a Paul Pansera ha dato vita al progetto “Trapizzino” – Insomma, il nostro dovrà essere un angolo di gusto a metà strada tra lo street food e la convivialità tipica dell’enoteca».

Al Mercato Centrale di Torino apre Trapizzino
Trapizzino da asporto, da farcire a richiesta del cliente (Foto © Silvia Fissore).

Le carte in regola ci sono tutte e il nuovo “Trapizzino e Vineria”, che apre ufficialmente giovedì 23 maggio, sembra deciso a conquistare il cuore e il gusto del capoluogo sabaudo.

Trapizzino e Vineria
Piazza Carlo Emanuele II (Piazza Carlina) – Torino
Sito web

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Silvia Fissore

Milanese sotto la Mole, giornalista e pr. Nel 2007 sono entrata nel food come addetta stampa, col lancio di FoodLab, scuola di cucina torinese tra le prime a estendere l'impostazione professionale ai corsi amatoriali. Seguo l’ufficio stampa del Festival del Giornalismo Alimentare. Di Milano conservo la mente aperta e lo snobismo, a Torino devo la capacità di riflettere e ripartire da zero.

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