L’anteprima di un vino nato dalla collaborazione con l’enologo-artigiano Gaspare Buscemi che, seppur giovane, dimostra già una forte personalità
Sul palco cala il silenzio e i riflettori si accendono sull’Azienda Agricola Giuseppe Maggiori che, nonostante la timidezza della giovane età, già recita con scioltezza e disinvoltura nell’anfiteatro morenico Tilaventino, abbandonandosi ad un monologo sull’eternità del vino, capace di ammaliare – e convincere – la vivace platea di Colloredo di Montalbano (UD).
La cittadina, che oggi ospita poco più di duemila abitanti, in passato ha accolto alcune importanti personalità dell’arte e della letteratura, come lo scrittore Ippolito Nievo (fulgido esempio di patriottismo italiano) e il pittore Giovanni da Udine, allievo di Raffaello Sanzio e autore degli affreschi che decorano il Castello. In questo luogo tranquillo, dove la cultura regna ancora sovrana, hanno trovato libertà di espressione le menti creative di Giuseppe Maggiori e sua moglie Antonella, entrambi architetti, con alle spalle una carriera in Vogue.
Storia dell’Azienda Agricola Giuseppe Maggiori
Dopo alcuni anni a Milano infatti, intorpiditi dalla frenesia metropolitana, Giuseppe e Antonella trovano il coraggio di “scalare marcia” e si ritirano nella campagna romagnola per coltivare la terra. Iniziano così a seguire corsi di agricoltura biologica e biodinamica, sviluppando una propria linea di pensiero, basata sul concetto dogmatico del rispetto, per l’uomo e per l’ambiente.
Il binomio Agricoltura-Architettura va avanti fino al 2015, anno in cui la famiglia Maggiori, dopo aver ricevuto alcuni terreni in eredità, decide di trasferirsi in Friuli-Venezia Giulia, per assecondare – definitivamente – la propria vocazione contadina. E allora, quella che un tempo era una suggestiva casa-vacanze (una villa dell’800 dalle generose metrature) diventa la dimora principale, dalla cui torre si gode di uno sguardo privilegiato sulla campagna ed in particolare sui vigneti, che si estendono per circa tre ettari.
Tra le varietà coltivate: Pinot Grigio, Sauvignon, Verduzzo, Merlot e Cabernet, messe a dimora oltre quarant’anni fa. Le ovvie lacune in termini di vinificazione sono state rapidamente colmate dalla stretta collaborazione con l’enologo-artigiano Gaspare Buscemi, anche conosciuto come l’ “Archimede pitagorico del vino”: tutte le attrezzature necessarie a fare il vino le ha pensate e costruite personalmente.
L’impronta dell’enologo Gaspare Buscemi
Buscemi, siciliano di nascita e friulano d’adozione, gode di un’esperienza sessantennale nel settore enologico, che lo ha visto anche come primo Direttore del Consorzio Collio. Una vita spesa a difendere il proprio mestiere contro chi, ogni giorno, lo macchia di corruzione.
I suoi vini ruggiscono e scalpitano, sono spiriti liberi intrappolati in un corpo di vetro. E lo stesso carattere istintuale – per certi versi, animale – lo ritroviamo anche nel Venezia Giulia Rosso IGT “Passo dopo Passo 2018” dell’Azienda Agricola Maggiori, un blend di uve Merlot e Cabernet, imbottigliato per la prima volta nel 2018.
Anteprima Venezia Giulia Rosso IGT “Passo dopo Passo 2018”
Con un pizzico di emozione abbiamo stappato, in anteprima, la 567esima bottiglia delle 1296 prodotte.
Il Passo dopo Passo è un vino ribelle, in perfetto stile Buscemi. Non esistono standard, non esistono regole, ogni bottiglia è a sè, nel bene e nel male. Vini intensi e mordaci, custodi di un ricordo, di un volto: quello di Giuseppe Maggiori, che è venuto disgraziatamente a mancare prima dell’imbottigliamento. Ora sono Antonella e i due figli a portare avanti il sogno di una vita, con la consapevolezza che i migliori risultati si raggiungono – appunto – passo dopo passo.
Passo dopo Passo si presenta di colore rosso rubino intenso, con deboli riflessi violacei. Facendo roteare delicatamente il bicchiere, si notano distintamente i “famosi” archetti, che evidenziano un buon contenuto di glicerina.
Al naso, il vino rivela una buona complessità, con note di peperone, foglia di pomodoro, erba tagliata, more mature, confettura di susine, fragoline sotto spirito e cannella. Si avverte anche una tenue vaniglia, dovuta all’affinamento del vino in vecchie botti di rovere.
L’eleganza olfattiva è superiore a quella gustativa. Il tannino risulta ancora troppo “spigoloso” ma va considerato che il vino infatti è ancora giovane e due anni per questo uvaggio sono pochi. Corpo e struttura lo rendono adatto all’invecchiamento, all’evoluzione temporale e sicuramente fra 5 anni darà belle emozioni.
Il Passo dopo passo si abbina a primi piatti con sughi di carne, a secondi di carne rossa e formaggi stagionati.
Nome vino: Venezia Giulia Rosso IGT “Passo Dopo Passo” 2018
Annata: 2018
Denominazione: Venezia Giulia IGT
Vitigni: merlot, cabernet sauvignon
Affinamento: in botti di rovere
Luogo di produzione: Colloredo di Monte Albano (UD)
Titolo alcolometrico: 12.5%
Temperatura di servizio: 16/18 °C
Azienda Agricola Giuseppe Maggiori
Via Ippolito Nievo 28 – Colloredo di Monte Albano (UD)
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