Dai cantanti agli attori, dagli atleti ai calciatori, dagli stilisti ai politici, fino ai giornalisti: la wine passion investe anche le star. Sono tante quelli che si dedicano alla viticoltura, valorizzando i principali territori italiani a vocazione enoica
© Articolo in collaborazione con Matteo Grappa
Il ritorno alla vita in campagna è il trend degli ultimi anni e coinvolge anche molti giovani che hanno riscoperto nell’agricoltura un’opportunità di lavoro e promozione del territorio. Altrettanto diffusa è la pratica di coltivare una vigna per produrre vino, una tendenza condivisa anche da molti VIP. Dagli attori ai cantanti, dai politici ai giornalisti, dagli sportivi agli stilisti, in numero sempre maggiore i personaggi popolari hanno investito nell’attività vitivinicola scoprendo un settore affascinante e redditizio.
20 Vip che producono vino
Vi raccontiamo di almeno 20 Vip che producono vino, anche di quelli meno conosciuti sotto questo punto di vista.
Sting e i vini di tenuta il Palagio
È stato uno dei primi personaggi celebri a dedicarsi alla viticoltura. Nel 1997, Sting e sua moglie Trudie Styler hanno acquistato “Tenuta Il Palagio” a Figline Valdarno (FI), già di proprietà del marchese di San Clemente. I vini del cantante, prodotti tra le dolci colline toscane, sono molto amati dal pubblico per la qualità e per le curatissime etichette dedicate alle canzoni più famose dell’artista e dei Police. Tra queste, “Sister Moon” (blend di Sangiovese, Merlot e Cabernt), “When We Dance” (Sangiovese), “Roxanne” (nelle due versioni, bianco Vermentino e rosso con uve Merlot, Sangiovese e Syrah) e “Message in a Bottle”, (rosso con uve Sangiovese, Merlot e Syrah e bianco con uve Vermentino). Info: www.il-palagio.com
La Tognazza, dalla passione di Ugo Tognazzi per cibo e vino
«Una vera filosofia, un life style che interpreta la tradizione, la genuinità, l’arte, il gusto e la convivialità».
Così sul sito web dell’azienda viene presentata La Tognazza, fondata dal grande Ugo Tognazzi. Il primo imbottigliamento risale al 1969 con etichette disegnate dallo stesso attore, appassionato di cucina e vino. La sua grande competenza fu dimostrata con la pubblicazione di libri e con la direzione di una rivista gastronomica ma, soprattutto, dalla maestria in cucina condivisa in grandi tavolate fatte di convivialità, cultura e idee cinematografiche.
Oggi La Tognazza è gestita da GianMarco Tognazzi, terzo figlio di Ugo, e Alessandro Capria che hanno continuato a dar vita ad un prodotto di alta qualità e ad affermare il brand sui mercati italiano ed internazionale. Sei le etichette attualmente prodotte con uve proveniente da vigneti nella zona dei Castelli Romani e del Chianti. Proprio tra le colline fiorentine, nascono “Voglia Matta”, uno chardonnay vinificato e affinato in barrique di rovere francese, il rosso “Conte Mascetti” (blend tra Sangiovese, Merlot e Syra), e il “Casa Vecchia” (Toscana IGT con Sangiovese e un 10% di Cabernet Sauvignon). “Antani”, “Come se fosse” e “Tapioco”, invece, raccontano il territorio laziale impiegando di diversi vitigni che vanno dallo Chardonnay al Vermentino, dal Sangiovese al Merlot fino al Syrah. Info: www.latognazza.com
I vini di Gianna Nannini
Tra i Vip che producono vini, c’è anche Gianna Nannini che ha proseguito l’antica passione di famiglia nella tenuta della Certosa di Belriguardo, nel cuore del “Chianti dei Colli Senesi”. L’azienda produce circa sessantamila bottiglie nate dalla firma autorevole dell’enologo Renzo Cottarella. Si tratta di IGT toscani a base di Sangiovese con blend di Merlot, Syrah e Cabernet Sauvignon. È stata la stessa rocker senese a scegliere il nome delle etichette dei primi tre vini: “Baccano”, in omaggio al brano Radio Baccano, “Rossi di Clausura” e “Chiostro di Venere“. Info: www.certosadibelriguardo.com
Al Bano Carrisi: dalla promessa al papà ai vini di Puglia
«Partirò. Diventerò un cantante e quando tornerò, costruirò una cantina per dedicarla a te».
Così Al Bano Carrisi salutò un padre perplesso e preoccupato quando da ragazzo lasciò il piccolo paese di Cellino San Marco, nel cuore del Salento, per approdare a Milano. Quella promessa è stata mantenuta con l’Azienda vinicola Al Bano che oggi produce 10 linee di vini bianchi, rossi e rosati, a base di Primitivo, Negramaro, Salice Salentino, Chardonnay e Aleatico. Inoltre vengono prodotti anche olio e la “Grappa di Luna“.
Una linea non poteva non essere dedicata al padre: il “Don Carmelo”, infatti, è uno dei vini più amati dal cantante e prodotto in bianco (Chardonnay), rosato (Negroamaro) e rosso (uve nere autoctone). Anche le altre etichette rievocano affetti familiari e canzoni: “Nostalgia” (Negroamaro), “Romina” (Negroamaro vinificato in rosato), “Felicità” (Sauvignon/Chardonnay), “Basiliano” (Negroamaro), “Bacchus”, “Platone” e “Mediterraneo” (Negroamaro vinificato in rosato). Info: www.vinicolalbano.com
I vini di Gerry Scotti: dalla TV alla vigna
È noto l’amore di Gerry Scotti per la buona tavola, ma anche il vino rietra tra le sue passioni al punto da dare vita ad una sua linea di vini nell’Oltrepò Pavese, il suo territorio natìo. Affidandosi all’esperienza dell’azienda Giorgi di Canneto Pavese (PV), Scotti produce il Barbera “Regiù”, il Pinot nero vinificato in rosato chiamato “Pumgranin” e il “Mesdì”, un Riesling Oltrepò Pavese. Info: giorgi-wines.it
La Famiglia D’Alema sceglie l’Umbria per la propria Cantina
Proprio su queste pagine avevamo già scritto di Cantina Le Madeleine, l’azienda vitivinicola che la famiglia di Massimo D’Alema gestisce a Narni, tra colline, boschi e fiumi. 15 ettari di terreno, di cui circa 7 impegnati a vigneto,regalano sei etichette a base di Pinot noir e Cabernet Franc. Info: www.cantinalamadeleine.it
I vini pugliesi di Bruno Vespa
Coinvolge anche i figli Alessandro e Federico l’avventura di Bruno Vespa tra vigne e cantina. Nel 2015 hanno rilevato la Masseria Li Reni, situata a Manduria (TA), intraprendendo la produzione con il brand “Vespa Vignaioli per Passione”. L’azienda, che ha conquistato notorietà anche all’estero, punta alla valorizzazione delle varietà pugliesi, dal Primitivo al Negramaro, dal Nero di Troia all’Aleatico con un buon riscontro anche dalle guide di settore. Il Primitivo di Manduria “Raccontami”, ad esempio, ha ottenuto i Tre Bicchieri Gambero Rosso 2023; un ottimo per una bottiglia nata dalla selezione dei migliori vigneti dell’azienda. Info: vespavignaioli.it
Gad Lerner e la sua partecipazione in Cascina Iuli, nel Monferrato
È un progetto corale quello di Cascina Iuli che vede coinvolto come socio, tra gli altri, il giornalista Gad Lerner. Siamo nel Monferrato, a Montaldo di Cerrina (Alessandria), e Fabrizio Iuli insieme alla sorella Cristina ha coinvolto gli amici Dan e Gad Lerner per gestire i 24 ettari di vigneti, di cui 9 di proprietà, sparsi in varie microzone nei comuni di Cerrina Monferrato, Odalengo Grande, Castelletto Merli e Ponzano. La valorizzazione di vecchi vitigni (tra cui Slarina e Baratuciat) insieme a Barbera, Nebbiolo Grignolino e Pinot Nero nonchè l’esaltazione dei singoli terroir e la bassa resa delle uve sono i cardini della filosofia di Cascina Iuli. I vini strutturati, di grande corpo e finezza hanno conquistato il cuore di molti appassionati, non solo in Italia. Info: www.iuli.it
Tommaso e Roberto Cavalli: i vini di Tenuta degli Dei
Anche i noti stilisti Tommaso e Roberto Cavalli producono etichette particolari nell’azienda “Tenuta degli Dei”, a Greve in Chianti (FI). Il progetto, attivo fin dagli anni Settanta, mira a valorizzare il territorio di origine degli imprenditori che propongono varie etichette. Tra queste, “Cavalli” (blend di Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Cabernet Franc), le “Redini” (blend di Merlot e Aleatico) e “Forcole”, un Chianti Classico.
Sempre dagli anni Settanta, la famiglia Cavalli si dedica anche a L’Allevamento Degli Dei, frutto di una passione per i cavalli che rappresentano anche un simbolo della Toscana. L’allevamento è situato nel borgo di San Leolino presso Panzano in Chianti dove i puledri crescono a contatto con la natura e sono seguiti da professionisti specializzati. Info: deglidei.it
Ferragamo, dalla Moda all’eccellenza delle colline toscane
Buon vino, ospitalità e ristorazione sono i punti di forza dell’incantevole Il Borro, una storica tenuta a San Giustino Valdaro (AR) che Ferruccio Ferragamo ha comprato nel 1993 dal Duca Amedeo di Savoia-Aosta.
Dopo un accurato restauro che ne ha esaltato la bellezza originaria, Il Borro è diventata un’azienda agricola e vitivinicola biologica all’avanguardia, che fa della sostenibilità e del racconto delle tradizioni locali la propria filosofia ispiratrice. Oggi l’azienda è gestita dai figli di Ferruccio Ferragamo, Salvatore che è Amministratore Delegato, e Vittoria, responsabile dell’Orto del Borro e dei progetti speciali.
La valorizzazione dei vitigni autoctoni si esprime nella coltivazione del Sangiovese, affiancato dai vitigni internazionali come Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Vini, distillati e Vin Santo si materializzano in 10 etichette tutte da scoprire. Info: www.ilborrowines.it
Cantina Bastianich: non solo ristorazione, musica e Tv
In questa carrellata, non poteva mancare l’avventura nel vino dell’eclettico Joe Bastianich. Titolare di 24 ristoranti nel mondo, nel 1997 ha fondato la “Cantina Bastianich”, sui Colli Orientali del Friuli. Siamo nei pressi di Cividale del Friuli (UD), in una delle zone più vocate d’Italia per la produzione dei bianchi. Tra le sue etichette, si segnalano il “Vespa bianco” (Chardonnay e Sauvignon), il “Vespa rosso (blend di Merlot e Refosco), il “Calabrone” e il “Plus”, questi ultimi due da uve friulano. Info: bastianich.com
Cracco e Rosa Fanti: una coppia nella vita e nel lavoro
Carlo Cracco, assecondando il desiderio della moglie Rosa Fanti, ha acquistato un’azienda agricola a Santarcangelo di Romagna (Rimini). Qui, nel paese di origine della consorte, è nata Vistamare. La produzione è improntata alla sostenibilità e si avvale dell’enologo Luca D’Attoma che vinifica presso due cantine riminesi: San Valentino, per le due etichette bianche, e San Patrignano per il rosso.
Vistamare produce il Rubicone Bianco “La Ciola” (Grechetto gentile, albana e bombino), il Rubicone Trebbiano “Fiammarossa” (frutto di un ecotipo di trebbiamo tipico della Romagna, quasi estinto) e il Colli di Rimini Rosso “Colle Giove“ (frutto in prevalenza di uve sangiovese). Info: www.facebook.com
I vini di Oliviero e Rocco Toscani
Il fotografo di fama mondiale Oliviero Toscani e suo figlio Rocco, hanno dato origine all’Azienda Agricola Toscani che sorge sulle colline di Casale Marittimo (Pisa). Producono un vino biologico utilizzando per lo più i vitigni di Syrah, Cabernet Franc e Petit Verdot. Tra le etichette più note ci sono il “Vedomare” (uve Greco), il “Lumeo” (Syrah), il “Vieni Via Con Me” (Cabernet Franc) e “O.T.” (Oliviero Toscani) frutto di un blend di Syrah e Cabernet Franc. La Toscani produce anche olio, alleva cavalli quarter horse, maiali di cinta senese e piccioni viaggiatori. Info: www.vino.toscani.com
La Pratum Coller di Andrea Pirlo
Anche l’ex calciatore Andrea Pirlo, dopo il ritiro dal calcio, si è appassionato alla produzione di vino. Nel 2007 ha rilevato una piccola azienda vicino Coler, nel Comune di Flero (BS), e con la sua famiglia ha fondato la Pratum Coller. Seguendo i principi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, l’azienda crea eccellenti vini come: “Eos“, un rosato a base di marzemino, barbera e sangiovese, “Nitor” (bianco da uve Trebbiano di Lugana), “Redeo” (blend di merlot, marzemino e sangiovese) e “Arduo Rosso“, rosso ricco ed elegante frutto di un blend di marzemino, sangiovese, merlot e Cabernet Sauvignon. Info: www.enoteca-italiana.it
Damiano Tommasi, dal calcio alla politica passando per il vino
Un altro ex calciatore, attualmente sindaco di Verona, ha investito nei pregiati vini della Valpolicella. Si tratta di Damiano Tommasi, nato proprio in questa zona del Veneto.
Dopo il ritiro definito dal calcio giocato, nel 2009 la famiglia Tommasi si è trasferita presso Tenuta di San Micheletto a Fumane (Verona) dove, a partire dal 2011, ha avviato una piccola produzione vinicola con l’aiuto di Pietro Zardini titolare dell’omonima azienda agricola. Solo due le etichette in commercio, il Ripasso “17” e l’Amarone “Anima Candida”, due nomi legati all’esperienza calcistica di Tommasi. Il 17, infatti, è stato per molti anni il suo numero di maglia mentre “Anima Candida della Roma” fu l’appellativo che gli fu dato da uno speaker dello stadio Olimpico. Info: pietrozardini.it
Dagli anelli al vino: la storia dell’atleta Jury Chechi
Sapevate che anche la leggenda della ginnastica, Jury Chechi, è tra i Vip che producono vino? Dopo anni di divieto dell’alcol per ragioni sportive, dal 2013 Chechi gestisce – con la famiglia – l’agriturismo Colle del Giglio a Ripatransone (Ascoli Piceno). Nella sua cantina, si impegna a mantenere vive le tradizioni locali, coltivando varietà autoctone come il Pecorino e la Passerina per il bianco, e il Sangiovese per il Rosso Piceno. Info: www.colledelgiglio.com
L’ex calciatore Andrea Barzagli e i vini Le Casematte
Si chiama Le Casematte la cantina con sede a Messina avviata nel 2008 dal commercialista Gianfranco Sabbatino insieme al calciatore Andrea Barzagli. Una passione per il vino ma anche la scommessa di rilanciare il Faro Doc, storico vino del luogo.
Le Casematte si estende su 11 ettari, coltivati in regime biologico con varietà Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nocera e Nero d’Avola. Una piccola produzione di 50.000 bottiglie l’anno si articola in tre etichette: Faro DOC (Nerello Mascalese 55%, Nerello Cappuccio 25%, Nocera 10%, Nero d’avola 10%), Nanuci IGP Terre Siciliane Rosso (Nocera in purezza) e Rosematte IGP Terre Siciliane (Nerello Mascalese in purezza). Info: lecasematte.it
I vini di Moser
Non è stato solo un campione del ciclismo perchè Francesco Moser è riuscito a portare in alto anche la sua azienda vitivinicola in Trentino. Nel 1988, abbandonato lo sport a livello agonistico, ha investito tutto nell’acquisto e ristrutturazione dell’Agritur Maso Villa Warth, sito nel piccolo borgo di Gardolo di Mezzo, in provincia di Trento, e nell’azienda agricola Francesco Moser che produce anche vino. Il Trentodoc è declinato nelle etichette “51,151“ (per celebrare il record dell’Ora che Moser conquistò in Messico), “Rosé”, “Brut Nature” e “Blauen“. Non mancano i grandi fermi che caratterizzano il territorio, il Gewuztraminer, il Moscato Giallo, il Muller-Thurgau, il Riesling Renano, per quanto concerne i bianchi, e il Teroldego e il Lagrein per i rossi. Info: mosertrento.com
Antiche Vigne di Leonardo Tumiotto
Un altro sportivo, un ex nuotatore che per un periodo ha provato a fare televisione. Parliamo di Leonardo Tumiotto che con Antiche Vigne produce vini a Salgareda, in provincia di Treviso. L’azienda, avviata dal nonno Pietro, valorizza le varietà autoctone delle Terre del Piave. Non sono disponibili molte informazioni sulla produzione e sulla varietà delle etichette, in quanto il sito è molto scarno ed “artigianale”, ma per chi è in zona potrebbe essere divertente scoprirne di più. Info: antichevigne.business.site
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