Una due giorni intensa ed emozionante per presentare, in anteprima, la ricchezza di uno dei territori vitivinicoli più famosi al mondo. Oltre 5.000 i visitatori, 300 cantine e 120 top buyer internazionali
Grandi Langhe 2024 è stata un successo! La due giorni di anteprima delle nuove annate di Barolo, Barbaresco e di altre denominazioni di Langhe e Roero si è tenuta il 29 e 30 gennaio alle OGR di Torino.
Grandi Langhe 2024, sfilano le eccellenze piemontesi
L’evento, promosso dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, insieme al Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte e il sostegno di Intesa Sanpaolo, si è confermato come appuntamento imprescindibile e di rilevanza internazionale.
La partecipazione del Consorzio Alta Langa, con oltre 40 etichette in degustazione nel proprio banco istituzionale, ha aggiunto un tocco spumeggiante all’evento. Il coinvolgimento, poi, di Coalvi-Consorzio di Tutela della Razza Piemontese e il Consorzio Tutela Nocciola Piemonte, ha visto celebrare l’eccellenza regionale a tutto tondo.
Oltre 5.000 i visitatori da tutto il mondo, 300 cantine, 120 top buyer internazionali da oltre 30 Paesi diversi: sono questi i numeri dell’edizione 2024 di Grandi Langhe.
Qualità eccelsa da tutto il territorio
Ricchissimo il parterre di questa anteprima, con il Barolo e il Barbaresco nel ruolo di protagonisti. L’annata 2020 regala vini fragranti e dalle mille sfaccettature, caratterizzati da tensione e freschezza che conferiscono una grande bevibilità già nell’immediato. Tannini ancora giovani, ma sempre molto garbati e ben integrati, che possiedono quei tratti di innata eleganza che caratterizzano questi due grandi rossi nel tempo.
Sebbene ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia per raccontare la qualità di tutti gli assaggi, vi lasciamo qui le etichette che ci hanno colpito per la loro immediata piacevolezza:
- Langhe Riesling DOC 2021 “Fré” – Ca’ del Baio: fresco e verticale, ma anche intenso e fragrante; destinato a durare, e ne abbiamo le prove. Strepitoso il 2011 degustato fuori onda ospiti della Cantina.
- Langhe Arneis DOC 2022 “Inprimisi” – Ghiomo: profumato, complesso e di spessore, con un’anima grande e longeva; l’assaggio comparativo del 2019 non lascia dubbi in proposito. Spettacolare.
- Langhe Pinot Nero DOC 2022 – Gian Luca Colombo: un vino sincero e gioioso dove il varietale si esprime con grazia, equilibrio e grande bevibilità, come tutti gli altri vini della Cantina. Bella scoperta davvero.
- Dolcetto d’Alba DOC 2022 – Cascina Fontana: Mario Fontana fa il vino col cuore, e si sente ad ogni sorso di questo Dolcetto Triple “A” da un piccolo vigneto di circa 55 anni. Brilla nel calce ed è giovane, sincero e vitale.
- Barbera d’Alba Superiore DOC 2021 “Axilium” – Cascina Luisin: da un vigneto del 1947, adagiato sulla collina di Asili baciata dal sole del mattino, questa Barbera in una sola parola è davvero superlativa.
- Nebbiolo d’Alba DOC 2020 Valmaggiore – Orlando Abrigo: un Cru del Roero, una vigna ripidissima lavorata a mano, un vino pulito, intenso e stratificato nei profumi e nei sapori che avrà tanto ancora da raccontare nel tempo.
- Barbaresco DOCG 2020 Serracapelli – Cecilia Monti: una piccola realtà di gran pregio tutta al femminile, che regala vini fragranti, profumati e piacevolissimi; il cru Serracapelli incarna con grande eleganza tutte queste caratteristiche.
- Barolo DOCG 2020 Cannubi – Réva: la qualità dell’annata 2020 per il Barolo è talmente alta che non è possibile sceglierne uno su tutti. Segnaliamo allora una giovane realtà dall’animo contemporaneo. Fresco e dinamico al sorso, questo Cannubi custodisce tanta complessità e possiede la stoffa del campione. Da riassaggiare in futuro.
- Barolo DOCG 2019 Aeroplanservaj – Domenico Clerico: in ultimo, un omaggio a un grande produttore che non c’è più, ma che rivive nel sorso vibrante di ogni suo vino. Presentiamo tra tutti uno dei suoi ultimi capolavori da un apprezzamento a Serralunga d’Alba, un fuoriclasse disteso, fresco ed equilibrato.
Tutte le novità dal Consorzio di Tutela
Concludiamo con importanti novità in agenda per il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani che propone modifiche ai disciplinari di Barolo e Barbaresco, già approvate dal CdA. Il passo decisivo sarà confrontarsi con i produttori e raccogliere il loro consenso, poiché sono gli unici titolari collettivi delle decisioni finali. Le proposte riguardano:
- la limitazione della zona di imbottigliamento per Barolo e Barbaresco, facendola coincidere con la zona di vinificazione, una misura di grande urgenza per la salvaguardia delle denominazioni. I disciplinari, redatti negli anni ’60, non includevano restrizioni perché allora il trasporto del vino a lunga distanza era impraticabile, mentre oggi questa possibilità è ipoteticamente consentita a livello globale;
- l’interscambiabilità tra le zone di Barolo e Barbaresco per la vinificazione e l’imbottigliamento, con l’esclusione dei territori alla sinistra del fiume Tanaro;
- l’eliminazione del divieto di impiantare vigneti di Nebbiolo, atti a Barolo o Barbaresco, esposti a Nord, che non implicherà in nessun modo l’aumento di tale superficie, ma fornirà solamente una possibilità agronomica per far fronte ai cambiamenti climatici;
- l’aggiunta delle menzioni comunali per la denominazione Barbaresco;
- infine, si propone di consentire l’utilizzo di formati superiori ai 6 litri per la vendita, oltre a fini promozionali.