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“Tasting in the dark”: tutte le sfumature del Prosecco in una degustazione bendata

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Un momento della degustazione milanese (Foto © Ufficio stampa).

Un’iniziativa del Consorzio di Tutela della Doc durante il Fuorisalone di Milano e sotto la guida di un wine educator non vedente che ha lavorato con Francis Ford Coppola ed è stato premiato da Obama

Con una produzione di oltre 600 milioni di bottiglie l’anno e un mercato estero sempre più importante, quella del Prosecco doc è la denominazione vitivinicola più influente d’Italia e dunque sorprende – ma solo relativamente – che sia stata scelta da un wine educator di eccezione, come il dottor Hoby Wedler, per guidare un’esperienza di degustazione multisensoriale dall’intrigante titolo Tasting in the Dark.

Tasting in the Dark: la degustazione milanese di Prosecco Doc

La location scelta, anzitutto: quella (temporanea) Terrazza Prosecco individuata dal Consorzio di Tutela della Doc Prosecco all’interno dell’House of Mediterraneo di Milano durante la Milano Design Week e il suo celeberrimo Fuorisalone, luogo per eccellenza di sperimentazione e presentazione di nuove soluzioni che andranno a definire il nostro modo di vivere. E, dunque, una degustazione rigorosamente alla cieca – rivolta a giornalisti, influencer e addetti al settore, tutti a indossare una maschera che copriva loro gli occhi – che è servita soprattutto a dilatare gli altri sensi, potenziandoli così da vivere un’esperienza meno scontata e più ricca di sfumature a diretto contatto con il calice di vino.

I partecipanti alla degustazione sono stati dotati di una maschera per dilatare gli altri sensi (Foto © Ufficio stampa)

Non vedente dalla nascita, il dottor Hoby Wedler è un chimico, imprenditore e un esperto sensoriale che ha esordito dicendo:

«Mi chiedono perché amo viaggiare se tanto non posso vedere, ma la mia risposta è che io percepisco i luoghi che visito soprattutto attraverso gli altri sensi».

Di qui, la chiave per entrare meglio in sintonia con il mondo delle bollicine del Prosecco attraverso l’invito a un “Tasting in the Dark”, dal nome dell’approccio di degustazione a occhi bendati che il wine educator ha proposto, inaugurandolo alcuni anni or sono in collaborazione con il grande regista (e produttore di vino) Francis Ford Coppola (e venendo nel tempo premiato anche dal presidente degli USA Obama per il suo impegno per aver migliorato le opportunità di istruzione e di lavoro delle persone con disabilità).

Il dottor Hoby Wedler è un chimico, imprenditore e un esperto sensoriale (Foto © Ufficio stampa).

Le etichette degustate

Cinque i Prosecco degustati: Piera 1899 Prosecco DOC Rosé Brut Nature; Masottina Prosecco DOC Brut Nature; La Marca Prosecco DOC Rosé Extra Dry; La Jara Prosecco DOC Dry e De Stefani Prosecco DOC Frizzante Rifermentato in bottiglia.

L’alfabetizzazione sensoriale – giacché di questo si parla, dal momento che solitamente attribuiamo alla vista il canale di raccolta per eccellenza delle nostre informazioni – è avvenuta avvicinando prima al naso gli aromi (attraverso dei piccoli pezzi di frutta e di biscotto al burro con confettura) che avremmo individuato poi nei diversi calici, ma anche tastando – sempre nell’apposito kit messo a disposizione dal Consorzio – dei campioni delle diverse tipologie di suolo in cui viene coltivata la Glera, vitigno principe del Prosecco. Le note fruttate (anzitutto di pera e mela verde ma anche banana) e il sottofondo floreale (con quelle di glicine e fiordaliso) di questo fortunatissimo vino hanno avvolto ancor più intensamente i nostri sensi.

Info: https://www.prosecco.wine

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Giovanni Caldara

Cronista di cose buone e talvolta di altre un po’ meno. Ispettore per alcune guide gastronomiche. Bergamo gli diede i natali. Ama Venezia, le montagne, la musica e il Settecento: di quello prima, però, che rotolassero teste. Tra le testate, invece, con cui collabora o ha collaborato: Avvenire, Civiltà del Bere, Elle (Gourmet), Il Giornale.it.

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