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L’alberghiero “P. Artusi” di Riolo si amplia grazie ad un investimento di 5 milioni di euro

L'Istituto Professionale Alberghiero Pellegrino Artusi di Riolo Terme (RA) si amplirà con un nuovo edificio che sarà costruito grazie ad un finanziamento di 5 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e dall'Inail.

L’Istituto Professionale Alberghiero Pellegrino Artusi di Riolo Terme (RA) si amplia con un nuovo edificio che sarà costruito grazie ad un finanziamento di 5 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e dall’Inail.

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L’Istituto Alberghiero “P. Artusi” di Riolo Terme (Foto © GdG).

Si respira un’aria di festa e di soddisfazione a Riolo Terme (RA) dove l’Istituto alberghiero “Pellegrino Artusi” beneficerà di un finanziamento nazionale di ben 5 milioni di euro che serviranno per ampliare l’attuale complesso scolastico con la costruzione di un edificio adiacente a quello di via Oberdan 21.

Il progetto rientra in un’operazione più ampia con la quale il Ministero dell’Istruzione e l’Inail hanno attuato la legge 107/2015 (Riforma nazionale di Istruzione) che aveva approvato lo stanziamento di 300 milioni di euro su tutto il territorio nazionale per la costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico e dell’efficienza energetica. Il Decreto MIUT n. 593 del 7/8/2015 aveva poi disposto che, di quelle risorse, € 19.542.138,35 sarebbero andati a cinque scuole dell’Emilia Romagna. Di questo importo l’alberghiero di Riolo si aggiudicherà 5 milioni.

Il 20 maggio scorso, per dare visibilità a questa bella notizia e illustrare alla stampa come saranno impiegate queste risorse, presso l’Artusi, si è tenuta una conferenza stampa definita “in punta di forchetta” in quanto i vari interventi sono avvenuti tra una portata e l’altra di un pranzo al quale hanno partecipato come chef e camerieri gli stessi alunni della scuola, dando prova di altissima efficienza e preparazione tecnica.

Insieme alla preside Iole Matassoni, erano presenti Alfonso Nicolardi (sindaco di Riolo Terme), Secondo Valgimigli (assessore all’edilizia scolastica della Provincia di Ravenna), Claudio Casadio, (presidente della Provincia di Ravenna), Andrea Corsini (assessore regionale al Turismo) e i consiglieri Mirco Bagnari e Manuela Rontini.

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Alfonso Nicolardi, sindaco di Riolo Terme (Foto © GdG).

Il sindaco Nicolardi ha messo in luce la situazione di disagio in cui attualmente versa l’istituto che, pur spiccando per la qualità dell’offerta formativa, non dispone di spazi sufficienti ad ospitare un numero di 900 iscritti che sono ammassati su quattro edifici distaccati. Si tenga anche conto che le richieste di iscrizione sono in costante aumento e che alcuni stabili sono in affitto con un impegno finanziario non indifferente per le finanze pubbliche.

Quando, alla fine di settembre del 2015, il primo cittadino ha appreso di questo bando si è accorto che l’alberghiero della piccola cittadina che amministra possedeva tutti i requisiti per accedere ai finanziamenti e quindi ha immediatamente attivato la macchina burocratica coinvolgendo i vari organi istituzionali, dalla Provincia ai tecnici comunali, dagli assessori ai consiglieri. Questo lavoro di squadra serio e costante, che è stato più volte sottolineato nel corso della conferenza stampa, ha sortito l’effetto sperato e la scuola candidata ha ottenuto lo stanziamento.

L’Istituto alberghiero riolese è rientrato nel progetto perché:

  • il Comune disponeva di un’area urbana adiacente priva di vincoli;
  • la scuola ha un ampio bacino di utenza con alunni che arrivano da tutta l’Emilia Romagna e dalle regioni vicine usufruendo di un’efficiente rete di mezzi pubblici;
  • a lavori ultimati, saranno dismessi i vari locali in affitto riunendo tutti gli studenti in un unico complesso scolastico che confermerà l’impatto positivo sull’intero territorio;
  • si proseguirà nell’innovazione didattica intrapresa già da qualche anno.
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L’area su cui sarà costruito il nuovo edificio da collegare all’attuale istututo alberghiero (Foto © GdG).

Su quella che attualmente è un’ampia area verde sorgeranno, al primo piano, nuovi laboratori (cucine, pasticceria, banco bar, sala da pranzo e reception per la simulazione dell’accoglienza) mentre al secondo e al terzo troveranno posto 20 nuove aule.

Ma quando vedrà la luce il nuovo istituto? Lo ha spiegato, nella conferenza stampa, l’assessore provinciale Secondo Valgimigli secondo cui tutto il 2017 sarà impegnato per l’attività di progettazione mentre i lavori inizieranno nella primavera del 2018. Salvo imprevisti l’inaugurazione avverrà nel 2019.

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Enzo Radunanza

Giornalista e addetto stampa, mi occupo di enogastronomia dal 2010. Nel 2019 sono stato nominato "Ambasciatore dei vini dell’Emilia Romagna" per la mia costante attività divulgativa. Inoltre, sono copywriter e digital media marketer per varie realtà. Per tutti sono anche "Il Cronista d'assaggio".

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