Il nuovo libro di Lucrezia Argentiero è una favola illustrata che educa a non sprecare il cibo e a rifiutare un mondo basato sull’omologazione
Il sogno di Luz della giornalista Lucrezia Argentiero è una storia illustrata e ambientata a Biancolatte, un piccolo paese immaginario dove mancano le emozioni e tutto è bianco, ovattato e omologato. Questo contesto è il teatro di una favola che si propone, innanzitutto, di educare a non sprecare il cibo ma arriva anche a toccare temi importanti quali la diversità e l’accettazione.
Tutti abbiamo sperimentato, sulla nostra pelle, le prese in giro per un difetto o siamo noi stessi a screditarci, confrontandoci con immagini stereotipate. La verità è che si nasce tutti diversi e che è proprio un difetto o una particolarità a renderci unici.
Il sogno di Luz: una favola di libertà e cambiamento
Luz è bambina che tutti chiamano la “ribelle” perchè vuole cambiare il mondo, renderlo più colorato e meno perfetto. Insieme a Claretta, l’influencer a 4 zampe di Iattagram, uno dei social più in voga, dà inizio alla piccola/grande rivoluzione.
La favola si colora con un volo magico che profuma di libertà e di cambiamento. Luz, Claretta e i suoi amici pennuti si ritroveranno su una strana collina popolata dagli “scherzi della natura”, fra cui Mastro Pomodoro, Carotino, Mimina la fragolina, Uvetta e Luigina la Melanzana. I bizzarri abitanti hanno tutti dei difetti estetici, per questo sono stati scartati e accatastati. Ma con un semplice e geniale espediente dell’intrepido Pettirosso potranno finalmente aver il meritato riscatto, facendo gustare la loro bontà.
Da Lucrezia Argentiero, un libro per tutte le età
Il sogno di Luz è un libro per tutte le età, nonostante le belle illustrazioni di Leo Semeraro potrebbero inquadrarlo in un libro per ragazzi. In realtà, i messaggi che veicola sono formativi e informativi per bambini e adulti, in quando la sua lettura insegna ai più piccoli il valore dell’imperfezione e ai genitori suggerisce l’importanza di tale aspetto nel percorso educativo.
Con la sua pubblicazione, Lucrezia Argentiero fornisce un ausilio per insegnare ai bambini a non selezionare frutta e verdura in base alla bellezza esteriore, ma a essere cittadini consapevoli e rispettosi di un pianeta sempre più fragile e delicato che necessita di un cambiamento profondo da parte dei suoi abitanti.
«È ora di smetterla di mangiare con gli occhi. – spiega l’autrice – Gli occhi, da soli, danno un’idea sfocata della realtà, facendoci scartare tutto quello che non ci sembra bello, pur essendo di qualità. Per colpa degli occhi, ogni anno, un terzo della produzione di frutta e verdura viene lasciata a marcire nei campi, solo perché non rispecchia certi standard. Ora, più che mai, dobbiamo ricucire quello strappo tra produzione e consumo, rivedendo i canoni estetici che applichiamo a ciò che mangiamo».
Il sogno di Luz è l’evoluzione del progetto Whynok ideato dalla stessa Lucreazia Argentiero (ne avevamo parlato su queste pagine), il primo movimento italiano che si impegna a combattere lo spreco e che è stato condiviso attraverso l’hashtag #sonoperfettomanessunolosa. Essere “imperfetti” significa essere noi stessi ed è un puro atto di rivoluzione. La stessa rivoluzione deve valere per quello che scegliamo di mangiare.
«La diversità è sinonimo di autenticità e non di minore qualità. – prosegue Lucrezia – Con questa storia illustrata voglio porre l’accento sulla scintilla proprio dell’unicità che è in ognuno di noi. La mia favola è un invito a credere nei sogni e a inseguirli con qualsiasi mezzo. È un incoraggiamento a cercare di vivere sempre a colori e a guardare con occhi differenti. È un pensiero semplice, ma tanto difficile da trasformare in realtà».
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Il sogno di Luz |
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