Dedicato alla promozione dell’olivicoltura, dell’olio evo e delle olive da tavola, sarà coordinato da tre realtà editoriali che da tempo si occupano delle problematiche del settore, ciascuna nel proprio Paese: Teatronaturale.it, Juanvilar.com e Olivenews.gr
Il 2022 sembra essere l’anno dell’olio extravergine. Dopo l’approvazione del decreto attuativo che regola l’oleoturismo (ne avevamo già scritto su queste pagine), ecco un’altra iniziativa lodevole che ha come protagonista l’oro del Mediterraneo. Nasce, infatti, questo mese Olivaenews, un nuovo network informativo con l’obiettivo di promuovere la coltivazione dell’olivo e di tutelare la cultura dell’extravergine e delle olive da tavola.
Olivaenews, il network per promuovere la cultura dell’extravergine e delle olive da tavola
A guidare l’iniziativa sono tre realtà editoriali di Spagna, Grecia e Italia, tre paesi cruciali per il mercato oleario che hanno tutto l’interesse a contrastare l’omologazione che troppo spesso caratterizza questo prodotto. Olivaenews ha già riscosso l’interesse e l’approvazione delle principali realtà associative del settore, tra cui, qui in Italia, Unaprol.
Il punto di partenza è che l’olio, pur essendo un alimento cardine della dieta mediterranea, è ancora poco conosciuto dai consumatori, che spesso non sono in grado di percepire correttamente le sfumature territoriali e l’abisso che intercorre tra un prodotto industriale e uno di qualità. Per questo il nuovo network intende affiancare le associazioni di categoria e i produttori nel fare cultura di prodotto.
Al vertice del coordinamento informativo ci sono tre esperti di settore che da anni si occupano delle problematiche del settore: Juan Vilar, esperto e opinion leader, per la Spagna, Vassilis Zampounis editore di Olivenews.gr per la Grecia e Alberto Grimelli direttore di Teatronaturale.it per l’Italia.
Una sinergia per affrontare temi cruciali
L’intento di Olivaenews è lavorare di comune accordo per affrontare in maniera coordinata molti argomenti cruciali per il settore: dai cambiamenti climatici al mercato dell’olio, fino alla promozione delle virtù salutistiche e nutrizionali dell’olivo e delle olive da tavola.
«L’olivo è cultura e coltura mediterranea – afferma Vassilis Zampounis, che ricopre il ruolo di presidente del network – c’è chi vorrebbe che gli olivicoltori dei vari Paesi affrontassero da soli le sfide del mondo globalizzato. Noi crediamo che su molti temi le soluzioni debbano essere comuni.»
Il mondo dell’olio si sta espandendo oltre i confini del bacino mediterraneo e le coltivazioni di olivo hanno raggiunto tutti i continenti. Ma la diffusione della cultura olearia, come ha fatto osservare Juan Vilar, non è cresciuta di pari passo con il diffondersi dell’olivo.
«Non bisogna accontentarsi che i consumatori sappiano che gli oli di oliva fanno bene alla salute. – sottolinea l’esperto spagnolo – Occorre fare molto di più per dare valore al settore».
C’è poi un’altra importante urgenza a cui Olivenews vuole rispondere: supplire alla mancanza di collegamento e comunicazione tra i produttori.
«Spesso gli olivicoltori non sanno che i loro colleghi di un altro paese hanno i loro stessi problemi e dilemmi – afferma Alberto Grimelli, direttore di Teatro Naturale – È questa la ragione per cui ci deve essere uno scambio di opinioni e progetti tra paesi olivicoli».
Per questo Olivaenews è aperto, inclusivo e vuole affiancare le istituzioni e le associazioni. Per ora è partito dai tre paesi simbolo dell’olio evo – Spagna, Grecia e Italia – ma l’idea è quella di allargarsi anche ad altri territori del Mediterraneo, dando vita a un vero e proprio network divulgativo.
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